venerdì 2 novembre 2018

Il blog del morto

Oggi è il giorno dei morti e dei defunti ed è nato il blog del morto. Non spaventatevi e non fatevi impressionare, nulla di preoccupante, una cosa suggerita soltanto dalla giornata. Però vi devo confessare che è davvero curioso prendere nota di cosa spinge e ispira la scrittura di certi articoli. Be' continuate a leggere e capirete cosa intendo e dove voglio arrivare... 

Sul mio blog ho sedici post programmati. Sono pronti per essere pubblicati a orari prestabiliti con l'auto-programmazione nelle prossime giornate. Uno al giorno, per un paio di settimane. 

Ora leggete un po' cosa mi ha suggerito questo aspetto del blog. Non so, se dovesse succedermi qualcosa di spiacevole e di brutto che in qualche modo mi obbligherebbe a stare lontano dal blog io avrei in ogni caso articoli in uscita per qualche settimana e i miei post continuerebbero a essere letti senza che nessuno si accorga di nulla, a parte il fatto della mancanza di interazione degli ipotetici commenti. 

Nulla di particolare fino a questo punto invero, ma provate a immaginare se questa fosse l'idea per la trama di un romanzo o per la sceneggiatura di un film con una base di partenza drammatica, anzi tragica. 

Cosa succederebbe se un autore malato e con pochi giorni di vita riuscisse a fare in modo di preparare prima della sua dipartita centinaia e centinaia di post e programmarli uno per uno per i giorni a venire una volta deceduto. 

Con che spirito i lettori si avvicinerebbero a un blog sapendo che i post che stanno leggendo sono di una persona deceduta? 

Come si comporterebbero le persona vicine alla persona deceduta sapendo che ogni giorno potrebbero trovarsi a leggere le riflessioni e i pensieri del loro caro estinto, come se fosse ancora in vita? 

Sarebbero attuali i post e gli articoli pubblicati sei mesi o un anno dopo da una persona che non ha mai vissuto quei sei mesi o quell'anno? 

Con che ansia si attenderebbe la lettura giorno dopo giorno e ci sarebbe qualcuno intimorito da quello che potrebbe leggere? 

Provate a pensarci. 

Lo so che detto e descritto in questo modo sembra quasi una cosa affettata. In fondo non mi sono neppure preso qualche giorno per rifletterci seriamente. Non so neppure sino a quanti post è possibile programmare sulle varie piattaforme. 

Be' intanto mi annoto lo spunto, magari ci scrivo davvero un romanzo: le idee non vanno mai scartate. 

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"Grazie per la lettura"

10 commenti:

  1. Credo sarebbe come sfogliare un album di foto... lo si farebbe con mestizia e affetto, ammesso che questo sia stato costruito in vita, ma volentieri.

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  2. Ahaha ma sai che ci penso sempre anche io?
    Per qualche giorno magari, i miei post continuerebbero a uscire.
    In ogni caso sto provvedendo, perché lascerò le chiavi del Moz O'Clock a gente giovane... :)

    Moz-

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    1. Io, quasi quasi, ci scrivo davvero un romanzo! Anche se adesso ho bisogno di almeno un anno pre rifletterci.
      Grazie Moz-

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  3. Mi permetti una battuta? Pensa se i post fossero sul tenore di quello spettacolo di Gilberto Govi, quello in cui interpreta un uomo che crede di avere pochi giorni di vita. Sai certi lettori come resterebbero? Ahahah
    Io non ci avevo mai pensato però anch'io programmo. Uhm..... 😊

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    1. Uno spettacolo che non conosco. Indagherò
      Non so di preciso come si potrebbe scrivere una storia del genere, ma ci penso!

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  4. Io non programmo, quindi non corro questo rischio. I miei post cesseranno di uscire il giorno stesso in cui dipartirò... niente post postumi ;-)

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    1. Bene Ivano. Io ne ho una quindicina pronti, voglio arrivare a programmare l'intera estate!

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