domenica 4 novembre 2018

Gli gnocchi all'aliciara di Pier Paolo Pasolini

Non ho mai sentito parlare degli gnocchi all'aliciara, uno dei piatti preferiti dallo scrittore Pier Paolo Pasolini. Perciò, essendo domenica, oggi, l'inchiesta più che sondare l'aspetto letterario verte su un aspetto legato al mondo della cucina. Abbiate pazienza se mi perdo in questi piatti... 

L'altro giorno mi è capitato tra le mani un post, quello citato in fondo a questo articolo nelle fonti, dove sono nominati - oltre a la Zuppa di Pesce della Sora Elena, la Torte cui limons della Sora Susanna - gli Gnocchi all’aliciara: uno dei piatti preferiti dallo scrittore Pier Paolo Pasolini (gli altri sono naturalmente quelli nell'inciso). 

Confesso che sono rimasto si sasso, non sapendo cosa sono questi ultimi. Ho provato pure a cercare sul web qualche fonte che mi dicesse qualcosa di più esplicito ma non ho trovato nulla. 

In ogni caso mi pare di capire che lo scrittore si trattasse bene dal punto di vista alimentare e visto il suo luogo di nascita e la città dove ha quasi sempre lavorato e dove ha ambientato parecchi dei suoi lavori, lo capisco benissimo. 

Perché lo dico chiaramente se dovessi fare una lista un giorno delle città in cui ho mangiato meglio, Roma e Bologna non potrebbero mancare da questa ipotetica classifica. Potrei arricchire di aneddoti il blog a non finire visto tutte le esperienze che queste due città mi hanno portato a vivere. 

Forse anche Pier Paolo Pasolini era dello stesso avviso. I nomi dei piatti citati, dopotutto, la dicono lunga e non solo a livello culinario. A me sembrano invenzioni narrative, perciò se volete aiutarmi nello scoprire quali sono gli ingredienti di questi gnocchi non lesinate nel servire il piatto... 

La prima volta che ho visto i capelloni, è stato a Praga. Nella hall dell'albergo dove alloggiavo sono entrati due giovani stranieri, con i capelli lunghi fino alle spalle. Sono passati attraverso la hall, hanno raggiunto un angolo un po' appartato e si sono seduti a un tavolo. Sono rimasti lì seduti per una mezz'oretta, osservati dai clienti, tra cui io; poi se ne sono andati. Sia passando attraverso la gente ammassata nella hall, sia stando seduti nel loro angolo appartato, i due non hanno detto parola (forse – benché non lo ricordi – si sono bisbigliati qualcosa tra loro: ma, suppongo, qualcosa di strettamente pratico, inespressivo). 
Pier Paolo Pasolini - Scritti corsari 


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"Grazie per la lettura" 

Fonti - Le ricette di vita e di cucina di Pier Paolo Pasolini

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