lunedì 15 ottobre 2018

Lo stato più alfabetizzato al mondo

Non credo di aver conosciuto delle persone analfabete in vita mia. A volte ho sentito mio padre e mia madre parlare di persone che non sapevano leggere e scrivere ma siamo molto indietro nel tempo, quando loro erano bambini. A dire il vero non ho mai conosciuto neppure dei finlandesi analfabeti, ma in questo caso tutto dipende dal fatto che probabilmente si tratta di gente che vive nello stato più alfabetizzato al mondo. Almeno così dicono le fonti. 

Credo sia quasi impossibile trovare della gente analfabeta al giorno d'oggi (a parte quelli funzionali, ovvio). Nel mio caso specifico faccio fatica a visualizzare davanti agli occhi una persona analfabeta. Però in Italia ce ne possono essere. 

Ancora più difficile risulta trovarne nelle città e nei territori della Finlandia, che a quanto pare è riconosciuto come lo stato al mondo più alfabetizzato: il record culturale che ho scelto per questo lunedì se me lo consentite. 

In realtà del popolo finlandese conosco ben poco. Ho presente degli sciatori che dominano nel campo sportivo. Mi ricordo di Litmanen. Ho presente la guerra d'inverno agli inizi della seconda guerra mondiale. 

So che Helsinki è la capitale e so che sul proprio territorio ci sono quasi duecentomila laghi. Ho conosciuto delle ragazze una volta al mare, in Liguria, ma trascorremmo il tempo in spiaggia a scherzare cerando di dialogare in lingua inglese. 

Inoltre non so no mai stato in Finlandia, anche se per sentito dire e per quello che si è visto sui libri e in televisione sembra essere un paese straordinario, di quelli da visitare una volta in vita. 

Non ho neppure letto un libro di un autore finlandese e confesso la mia estrema ignoranza in questo campo. Ho aggiunto un incipit del libro di un'autrice che pare essere un nome lassù... 

Ma è evidente che oggi dovete aiutarmi più del solito. 

Una grigia mattina sulla Valle dei Mumin cadde la prima neve. Arrivò di sorpresa, fitta e silenziosa, e in breve tutto fu bianco. Il troll Mumin se ne stava su un gradino a guardare la Valle rannicchiarsi sotto l'immacolato lenzuolo. "Stasera ce ne andiamo in letargo" penso quietamente. Perché questo, in un certo giorno di novembre sono soliti fare tutti i Troll Mumin (ed è una bella trovata, se non si ama il freddo e il buio). Richiuse la porta, andò dalla sua mamma e annunciò: «È arrivata la neve!». 
Tove Jansson - Il cappello del Gran Bau 



"Grazie delle lettura" 

Fonti: Il Libraio 

8 commenti:

  1. Ferr, ti assicuro che nelle zone più arretrate (rurali, montanare) dell'Italia... sopravvive ancora qualche vecchietto che non sa leggere né scrivere.
    Sai però che a volte vorrei avere la sua sapienza in tutti gli altri campi? XD

    Moz-

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  2. Autore finlandese stig Larsen, ha scritto il senso di smilla per la neve. Da cui è stato tratto anche un bel film. Una persona totalmente analfabeta io la conosco, e lo ho saputo da poco. Una madre di famiglia, oggi ultranovantenne, il pro l'email è sorto quando si è dovuta mettere gli occhiali, e non conosceva le lettere.
    I finlandesi sono talmente tanto avanti che da quest'anno a scuola non insegnano più la scrittura in corsivo, tanto ora si usano i computer, i segnano quelli sin dalla prima elementare.

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    1. Sbagliavo Peter Høeg (il senso di smilla per la neve) è danese, e Stig Larsen è svedese

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  3. Io ne ho conosciute direttamente almeno quattro di persone analfabete nella mia vita, anche se una di queste, un nonno di un mio amico, si stava sforzando di imparare e leggere e scrivere quando l'ho conosciuto io. E la cosa lo stava entusiasmando come un bambino in prima elementare.

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  4. Analfabeti non ne ho conosciuti nemmeno io. Comunque esiste anche l'analfabetismo di ritorno.

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