sabato 22 settembre 2018

Around the pastures

Forni - Nino di Mei
Per l'articolo in vetrina di oggi ho scelto un titolo in lingua inglese: "Around the pastures" ma non chiedetemi il motivo di questa scelta. Forse l'ho scelto perché mi è piaciuto il suono, più che averlo selezionato come un vero suggerimento estrapolato dal contenuto del post. Be' dopotutto una certa assonanza con il contenuto c'è, ma se volete capire dove vuole portare mettetevi comodi e andate avanti. 

Da bambino avevo il desiderio di salire e arrivare in cima a tutte le montagne della mia zona, ma prima di tutto avevo il desiderio di visitare tutti gli alpeggi del comune. 

Quando sentivo parlare un ragazzino un pochino più grande che era andato in un posto che non avevo mai visto, lo guardavo con ammirazione e con un po' di invidia. 


Fraina - Nino di Mei
Chiedevo a mio padre quando ci volesse per andarci e gli domandavo se aveva voglia di portarmi. 

Perciò era sempre una festa e una piccola conquista quando mettevo piede in un alpeggio dove non ero mai stato, specialmente i più isolati e fuori mano. 

Ora che tutti questi piccoli desideri sono stati esauditi sorrido un po' ma per un bambino di sei o sette anni non doveva essere semplice. Era impensabile poter andare in giro da soli per le montagne e certi alpeggi erano piuttosto distanti. Poco alla volta però ci sono riuscito. anche se sono stati necessari un po' di anni. 

Gli alpeggi un po' fuori dai tragitti abituali sono stati toccati non più in tenerissima età (a dieci anni però li avevo visti tutti).  Ora, tutti gli alpeggi, sono a portata di corsa, nel vero senso del termine. 

Gli alpeggi sono stai dei soggetti anche per i lavori di mio papà. Alcuni sono stati realizzati su commissione, più di una volta sono entrato in abitazioni di conoscenti dove c'era un suo lavoro appeso alla parete, ma ho trovato anche molti disegni usati come studi e forse anche qualcosa in più. 


Vegessa - Nino di Mei
Così è nato questo post con gli alpeggi di un tempo. 

I tre disegni scelti forse non ritraggono più i luoghi come erano allora. Ma fa parte della magia dell'arte riuscire a fermare il tempo. In uno di essi ho trascorso i primi anni della mia vita. Mi porto ancora i segni fisici addosso e sebbene da anni non ho più occasione di passarci, faccio fatica a dimenticare addirittura gli odori. 

Gli altri due sono invece luoghi che rivedo ogni stagione, essendo sul tragitto dei miei percorsi abituali di trekking. 

Rimarranno sempre come in un disegno.    



"Grazie per la lettura"

6 commenti:

  1. I sogni di un bambino che voleva in senso molto lato la luna mi fa sorridere di commozione. La voglia di andare sempre avanti, la curiosità per l'ignoto, la soddisfazione provata nel raggiungere la meta.
    Ricordi indelebili che ti accompagneranno sempre. Grazie per la condivisione

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  2. Che privilegio avere avuto un rapporto così stretto con l'ambiente già nell'infanzia. Sono cose che lasciano un'impronta importante.

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  3. È la magia dell’arte e il privilegio di appartenere a quel gruppo di artisti creativi poter rivivere attraverso le descrizioni , visive o lessicali, i propri ricordi personali un Infazia magica trascorsa in Valtellina non lontano dai luoghi descrittie disegnati. Grazie di cuore

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