Un paio di giorni fa ho accennato a Il male degli ontani, un romanzo concluso e tenuto nei miei cassetti che non vede l'ora di essere pubblicato. Ce n'è un altro di questi romanzi. Ora se uno era ambientato sui luoghi di nascita e aveva come protagonista la mia passione per i Serpenti Velenosi, in Wichasha, come filo conduttore c'è la passione per i Nativi Americani.
In passato per Farwest.it ho scritto un articolo e sempre grazie a loro ho pubblicato un racconto in una raccolta western. Purtroppo avverto dei limiti nella scrittura di veri western, forse perché non sono nato in America e chissà che altro, ma ciò non mi ha impedito di scrivere un lavoro ambientato ai nostri giorni...
"Cristian, trentatré anni, bello, scapolo e solo, lavora per una multinazionale: scrive programmi per software gestionale. Non è molto soddisfatto del lavoro che svolge e lo è ancora meno della sua vita. Non ha sbocchi di carriera e spende metà dello stipendio per pagare le rate dell’auto sportiva che ha acquistato. È insicuro, un po’ vigliacco e arrogante e sciupa il suo tempo libero girando i locali di Milano e della provincia, alla perenne ricerca di una donna.
"Una sera, mentre cena e osserva la gente ballare la line-dance in una fabbrica di birra artigianale situata nell’hinterland milanese, conosce un tipo unico. Si tratta di un veggente sessantenne, che vive gestendo uno studio astrologico e facendo consulenze dello stesso genere in diverse radio commerciali della zona.
"L’uomo si fa chiamare Wichasha: per l’aspetto fisico e la cultura che possiede, sembra quasi la reincarnazione di Ernest Hemingway. Dicono che sia in grado di predire il futuro e ha vissuto a lungo in una riserva indiana del Sud-Dakota. Sembra conoscere tutti i guai di Cristian e lo invita a lavorare per lui. Cristian ne è immediatamente sedotto.
"L’ipotesi di poter dare una svolta alla sua vita lo rende euforico, inoltre le competenze che Wichasha cerca, sembrano proprio quelle in suo possesso: perciò nel giro di pochi giorni accetta, abbandona il lavoro di softwarista e diventa suo segretario personale.
"Si rende conto subito, però, che qualcosa non quadra; lo studio di Wichasha, infatti, è frequentato non solo da persone che hanno a che fare con le previsioni zodiacali. Sembra capitato in un mondo di misteri, dove girano persone strane. Ovviamente Cristian mantiene un basso profilo, ma non sembra molto tranquillo, troppe cose sono inconsuete.
"Poi una notte, all’improvviso, è svegliato da Wichasha che lo convoca misteriosamente; il mago vuole essere raggiunto presso la Stazione di Porta Garibaldi. Seppur titubante, Cristian accorre e nel tunnel della ferrovia scoprirà, che i suoi non sono solo sospetti.
Wichasha non è solo un semplice astrologo: l’apprendimento dei riti Sioux lo ha davvero trasformato in uno stregone capace di conoscenze occulte e pratiche magiche a dir poco straordinarie e senza saperlo Cristian si troverà immerso in una spirale assurda che lo cambierà in maniera profonda."
Ecco l'incipit:
Non sapevo che vicino a Bresso ci fosse un locale pubblico che produceva birra artigianale. Non sapevo neppure che una volta la settimana, nelle sale di questo locale, ci ballassero la line-dance i cowboys di Milano e della Brianza. A dirla tutta, neanche pensavo di capitarci in una calda e afosa sera di fine settembre per causa di una deliziosa ragazza conosciuta al mare durante le vacanze. Ma cosa volete che vi dica: le sorprese, il più delle volte, sono appena dietro l’angolo...
Ferruccio Gianola - Wichasha
"Grazie per la lettura"
Anche questo sembra interessante, Ferruccio.
RispondiEliminaStoria lontana e antica che si mescola a quella attuale, esoterismo e modernità... interessante!
Esatto Patricia, grazie
EliminaRimango in attesa della pubblicazione. Facci sapere quando avverrà, .mi raccomando in formato ePub
RispondiEliminacercheremo di usare tutti i canali possibili
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