martedì 28 agosto 2018

Leggere Machiavelli

In un momento politico come questo, ritenete sia ancora attuale leggere Machiavelli? La sensazione che il quadro sociale italiano sia un guazzabuglio di destra e sinistra dove non si capisce l'inizio di una e la fine dell'altra, mi lascia supporre che sarebbe ancora notevole l'influsso del pensiero di un uomo della sua portata. Magari prima di fare i politologi al bar sarebbe meglio un'infarinatura dei testi e dei trattati di un personaggio universale come Niccolò. 

Non ho mai approfondito il lavoro di Niccolò Machiavelli. Non l'ho fatto a scuola e non l'ho fatto per scelta personale. Ho in casa un'edizione de Il Principe ma ammetto di non essermi abbandonato troppo alla lettura di questo trattato se non in maniera distratta. 

Purtroppo quando l'ho avuto tra le mani i miei interessi erano diversi e la politica non era certo in cima alle mie ispirazioni. Tanto che non riuscii a farmene un'idea ben precisa allora. 

Ecco, forse sarebbe il caso di farlo adesso. Anche solo per affinare il pensiero politico in maniera oggettiva e senza subire l'ingerenza soggettiva che caratterizza i partiti odierni e la storia politica di questi ultimi decenni. 

D'altra parte confesso di essere ancora piuttosto scettico riguardo alla politica e ai personaggi della politica odierna e forse lo studio dello scrittore, del filosofo, del politico - e chi più ne ha più ne metta - della Repubblica Fiorentina, potrebbe dare qualche idea, magari per trovare qualche personaggio affine a cui ispirarsi. Ma che ci volete fare. 

Non so neppure perché sia spuntato Machiavelli in questa inchiesta di fine agosto. 

Intanto, vi ho messo la pulce nell'orecchio e e per farlo prudere vi metto anche l'incipit del suo trattato... 

Tutti gli Stati, tutti i dominii che hanno avuto, e hanno imperio sopra gli uomini, sono stati e sono o Repubbliche o Principati. I principati sono o ereditari, de' quali il sangue del loro Signore ne sia stato lungo tempo Principe, o e' sono nuovi. I nuovi o sono nuovi tutti, come fu Milano a Francesco Sforza, o sono come membri aggiunti allo stato ereditario del Principe che gli acquista, come è il Regno di Napoli al Re di Spagna. Sono questi dominii, così acquistati, o consueti a vivere sotto un Principe, o usi ad esser liberi; ed acquistansi o con le armi di altri o con le proprie, o per fortuna o per virtù. 
Niccolò Machiavelli - Il Principe 


"Grazie per la lettura"

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