Fermo restando il fatto che tra i miei progetti c'è in preventivo la possibilità di girare il mondo per scrivere la vita in viaggio di Ernest Hemingway, partendo da Oak Park per arrivare a Ketchum (con in mezzo metà del mondo) la dico lunga su quali possano essere i miei libri ispiratori.
Tuttavia prima di Hemingway, da piccolino, c'era un viaggio che avrei tanto desiderato fare. Perciò non posso non ammettere che una mia vacanza ideale - vacanza per modo di dire perché dovrebbe durare molto più delle due settimane canoniche - potrebbe essere costruita sulla falsariga di due libri in particolare.
Un romanzo incompiuto di Edgar Allan Poe, Il diario di Julius Rodman, e Strade blu. Un viaggio dentro l'America di William Least Heat-Moon.
Capite subito che l'America, intesa come Stati Uniti, ha una forte attrazione per il sottoscritto e se il secondo libro citato, è in teoria recente, e molto On the road come concetto (ma lo preferisco al romanzo di Kerouac perché non ha i suoi eccessi), vi devo confessare che il primo invece ricorda molto le mie fantasie da bambino citate nel terzo paragrafo di questo post, quando "vivevo" mangiando fumetti western e fantasticando su viaggi attraverso le montagne rocciose e il corso del Missouri come Lewis e Clark.
Infatti mi piacerebbe moltissimo rifare il viaggio che i due esploratori americani fecero all'inizio del 1800. Certo ora farei un viaggio in situazione diverse. Forse non incontrerei nativi agguerriti e non correrei più i rischi di allora con i serpenti a sonagli.
Magari dormirei in tenda ma nei pressi di un motel modernissimo e pure un tratto di fiume percorso in barca sarebbe senza il profumo di avventura di un paio di secoli precedenti.
Ecco, insomma, forse un viaggio del genere non sarebbe carico del romanticismo e del rischio vissuto dagli esploratori Lewis e Clark e l'epopea narrata da Poe, ma voi non immaginate come ancora desidero affrontare una simile avventura.
Dunque, non solo un libro, ma un insieme di libri. O se preferite una storia di quelle epocali da poter rivivere.
"Grazie a tutti per la lettura"
Risposta semplicissima!!! Il Cile di Neruda. La sua casa alla fine del mondo, sull'oceano.
RispondiEliminaIn alternativa mi sposto di ben poco. Tutto il cono sud dell'America Latina di Sepulveda e Chatwin e Coloane.
Sempre lì sto. Pampa, Patagonia, Terra del Fuoco....
Non è affatto male, piace molto anche a me, la parte argentina, grazie a Bruce Chatwin
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