Sin da bambino mi è sempre piaciuto raccontare e cercare di affabulare chi mi stava intorno. Appena mi accorgevo che qualcuno mi ascoltava davo il meglio di me stesso. Era questo il motivo per cui in determinate materie scolastiche eccellevo e andavo molto bene.
Mi piaceva la geografia, mi piaceva la storia, mi piaceva la letteratura. Mi piacevano le scienze naturali. Mi piaceva la musica e mi piaceva il disegno. Solo con una materia non ero all'altezza delle altre: applicazioni tecniche. Naturalmente mi piaceva essere al centro dell'attenzione con le mie storie, anche se non era facile. Mi piaceva parlare di animali e di avventure.
Mi piaceva sapere il più possibile dei posti e dei luoghi che andavo a visitare per poter essere utile agli altri quando mi chiedevano come fosse. Mi piaceva descrivere anche se per spiegarmi dovevo fare i conti con la mia terribile timidezza.
Il bisogno di raccontare credo sia un qualcosa che non mi ha mai abbandonato. E ogni volta che raccontando suscitavo interesse mi sentivo soddisfatto. E forse quello che succede oggi sul mio blog, non è altro che la natura che avevo da ragazzino e che ancora mi porto appresso.
Dopotutto nella mia scrittura è rimasto lo stesso pudore. Nella mia scrittura è restato lo stesso desiderio di raccontare senza eccessi. Ma rimane lo stesso piacere quando capisco di essere ascoltato e capito e compreso e magari anche stimolato ad andare avanti.
Non immaginate il piacere che provo quando riprendendo un vecchio articolo lo scopro ancora attuale e non immaginate quando adori le interazioni, anche se sono ormai troppo intrappolate dai social.
Forse sono solo degli esercizi per parlare delle cose che amo e più passa il tempo più mi accorgo di quanto mi faccia crescere tutto questo. Ma che ci volete fare il desiderio di trasmettere qualcosa è insito in ogni essere umano e quando che cerca di trasmettere è il primo a rendersi conto che sta imparando.
"Grazie per lettura"
Bella riflessione. Tutto il secondo paragrafo, "Mi piaceva la geografia, eccetera" potrei ripeterlo per me stesso, parola per parola.
RispondiEliminaIo infatti sono un tuo fan
EliminaAh ah! Addirittura...
EliminaLo dico sul serio!
EliminaDare e ricevere... nel senso di informazioni e crescita personale. Non di visite.
RispondiEliminaCerto! Credo che il potere di un blogger sia questo. Passare ciò che sa o vuol dire e apprendere nel contempo in base ai commenti o anche in base ai propri scritti che a volte nascono in un modo e poi mettendo mano alla tastiera cambiano, diventano altro e ci rivelano sempre qualcosa di nuovo di noi
No le visite, come ben dici, non hanno nulla a che vedere!
EliminaGrazie Pat
Parlare di ciò che si ama è bellissimo in sé; trovare persone con cui condividere le proprie passioni è un vero privilegio. In questo senso il blog ha un grande valore.
RispondiEliminaEsatto, e lì il vero divertimento
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