Non so quando mio padre ha realizzato i disegni in bianco e nero che metto in vetrina oggi, solo uno sembra dalla firma piuttosto recente (riferito agli ultimi anni della sua attività, sia chiaro). A dire il vero, a occhio, non sono neppure in gradi di capire se sono presi dal vero.
Certo una delle chiese sembra quasi quella principale della parrocchia, ma è un pochino decontesualizzata dall'ambiente: mancano le case vicine, mancano alberi, mancano un po' di cose insomma. Lo steso vale per le altre chiese. Un pochino diverse da quelle che ho in mente.
Chissà dove sono state riprese.
Dopotutto in paese ci sono diverse chiese, ma devo aggiungere che il territorio comunale è pieno di cappelle o chiesette disseminate in ogni dove. Ogni alpeggio e ogni maggengo ha infatti il suo luogo sacro che prende vita nel periodo estivo.
E che da sempre hanno e rivestono molta importanza nella vita religiosa. Forse è per questo che una simile tipologia di disegni hanno molto spazio nell'arte di Nino di Mei.
Lui è cresciuto in un ambiente caratterizzato da un determinato substrato culturale. Un substrato culturale che ha seguito per decenni i ritmi della natura e delle stagione anche quando il paese iniziava a industrializzarsi.
So che negli anni, mio padre, ha pure restaurato cappelle e murales presenti nelle chiese del paese.
Se riesco a trovare fonti o se riesco a trovare qualcosa di concreto non è escluso che nelle prossime settimane possa postare anche qualcosa sul genere. Intanto oggi ci fermiamo alle chiese, ai campanile e a qualche cappella in bianco e nero.
Magari in un futuro vi parlerò de' "il giorno della neve", ma non oggi visto che siamo nel bel mezzo dell'estate.
Ma come avrete capito e come potete immaginare sono solo esempi perché ci sono molti altri disegni con queste tematiche.
"Grazie per la lettura"
Anche questi in bianco e nero sono stupendi!
RispondiEliminaCome ti ho già forse scritto sanno di amore, quello che tuo papà aveva per la sua terra
Buon sabato!
Grazie Patricia
EliminaMolto belli questi disegni. Inoltre mi piacciono molto i luoghi dove le persone nel tempo si sono avvicinate al divino; secondo me conservano traccia nel loro silenzio dell'anelito con cui sono state frequentate. Alcune biblioteche (non in Italia, per quanto ne so) hanno sede in chiese sconsacrate; anche questo mi sembra un bel connubio, libri-spiritualità.
RispondiEliminaSono della tua stessa opinione. Per me una biblioteca in una chiesa sconsacrata è il massimo
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