mercoledì 4 luglio 2018

Il giorno in cui non potrò più usare la rete

E poi una mattina non riuscii più a usare la rete. In un primo momento pensai a un problema della piattaforma, poi dopo alcune precise verifiche capii che era il mio stesso blog a essere bloccato. Non so per quale tipo di violazione in un primo momento. Certo le normative legate al mondo digitale allora si susseguivano a ritmi spaventosi. Non si faceva in tempo a mettersi a norma con una che subito dopo ne compariva un'altra. Questo è "Il giorno in cui non potrò più usare la rete" ed è ciò che potrebbe accadere, mi verrebbe da dire. 

Consulto tutti i giorni o quasi Wikipedia. La consulto per cercare spunti per il mio blog o anche per fare una prima verifica sommaria di una informazione. 

Be' vi confesso che ieri mattina quando l'ho trovata oscurata (per scelte precise della stessa enciclopedia on line, e solo quella italiana, va precisato) ci sono rimasto male e mi sono trovato a improvvisare questo post

In realtà non è improvvisato per nulla. Ci pensavo da tempo, ma volevo un gancio. 

Da anni, ormai, non passa stagione in cui non vi sia all'orizzonte una qualche norma che allarma chi svolge o è molto legato a una attività on line. 

Adesso, al di là degli aspetti legali (giusti o sbagliati che siano) ciò che più mi inquieta è l'ingordigia e la fame di denaro presente in questa nostra società attuale. 

Credo sia evidente che i margini di guadagno circolanti attorno al mondo digitale siano senza fondo e nessuno riesce a togliermi dalla testa il fatto che in un prossimo futuro si pagherà sempre di più per poter fare qualcosa in rete. La sensazione che non sarà più possibile cercare di essere una voce fuori dal coro, nel vero senso della parola, non me la toglie nessuno dalla testa. Insomma i paletti saranno sempre maggiori. 

E senza investire non si potrà fare nulla. Purtroppo l'unico modo per impedire questo è il denaro. Il denaro dietro le leggi. Il denaro che, più che aiutare, danneggia. Il denaro che bisognerà sborsare per poter parlare delle proprie passioni, o anche quello che bisognerà sborsare per poter essere semplicemente una voce di aiuto. 

Il denaro deve aiutare a vivere meglio

Deve aiutare a rendere felici le persone. Non deve essere un impedimento o un metodo per soggiogare la gente o peggio ancora un meccanismo per strozzarle. 



"Grazie a tutti per la lettura"

15 commenti:

  1. Alla fine, non è proprio Wikipedia un esempio contrario all'assoluto dominio del denaro? Un servizio gratuitamente offerto - anche se molti lo danno per scontato - che sotto la logica profittuale non dovrebbe nemmeno esistere.

    A volte mi chiedo quanti raggiungimenti potremmo avere, se solo si concentrasse eguale furia legislativa anziché sulle lotte al copyright, sul cyberbullismo e la criminalità in rete.

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    1. Il denaro a fin di bene arricchisce tutti, l'avidità porta povertà!

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  2. È un argomento complesso e proprio per questo i legislatori dovrebbero basarsi su competenze adeguate ma se c'è dietro qualche miope interesse economico temo che la cosa interessi solo a chi poi viene danneggiato. Mi chiedo se a lungo termine le lobby che stanno spingendo per la nuova normativa non verranno esse stesse danneggiate.

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  3. Concordo in pieno! Ciao, buona settimana!

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  4. Sinceramente FErruccio non ho ancora capito bene questa legge-capestro per blog sul copyright.
    So soltanto che cercano di chiudere la bocca a tutti. Punto.
    Soprattutto a quelli che fan blogging per condividere pensieri e informazioni ma he stringi stringi non ci guadagnano in... piffero.

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  5. Fortunatamente solo l'edizione italiana è auto-oscurata.
    Per cui, fermo restando che la protesta è sacrosanta, ho dovuto dribblare l'ostacolo nel modo frequente:
    cerco notizie su Giorgio Bassani? digito bassani italian novelist
    idem per Andrea Camilleri; digito camilleri scritturi sicilianu (c'è anche in inglese, naturalmente; ma così c'è più sapore)

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    1. Anch'io ho provveduto con Wiki in lingua inglese e ti confesso che per i miei interessi è più approfondita!

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  6. @Deve aiutare a rendere felici le persone. Non deve essere un impedimento o un metodo per soggiogare la gente o peggio ancora un meccanismo per strozzarle. ?
    Direi che deve servire a rendere la nostra vita più agevolata attraverso i srvizi, e ad acquistare ciò che ci è necessari e utile. La felicità è qualcosa di altro dall'avere denaro. Invece non facciamo altro che inseguire i soldi, adorare i ricchi (fino a votarli per guidarci..in un bordello) abbiamo reso un uomo già ricco ancora più ricco e noto per i suoi video con balletti che non hanno nulla da invidiare alle darkquin. Vedo ragazze andare in visibilio per chi ostenta ricchezza e magari devono fare una marchetta per comprarsi la borsa di Prada. La società è marcia, non c'entra chi ci governa. Questa generazione è figlia di tutti i SI che hanno detto i loro genitori.
    NB: Scusa lo sfogo.

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    1. Questa è la nostra triste società senza bellezza
      Grazie Galadriel

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    2. Sì, il quadro è negativo ma non penso che in passato le cose fossero tanto meglio, sinceramente.
      Il tuo discorso sui soldi, Ferruccio, è giusto ma probabilmente utopico. Chi ha i soldi vuole farne ancora di più e in genere avere molti soldi significa che devono continuare a esserci coloro che ne hanno di meno.

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    3. Ma quello dei soldi è un discorso complesso. Dal mio punto di vista non sono il male se visti per il valore che possono dare, se lo uso per schiavizzare e un'altro discorso, naturalmente.

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