lunedì 11 giugno 2018

Il re italiano del piccolo nobel

Che io abbia in mente, non ho mai letto nulla di Gianni Rodari, il re italiano del piccolo nobel, il Record culturale scelto per questo lunedì. Un Record culturale che mi è passato sotto gli occhi per caso. Mi ha incuriosito e ho pensato di farci un post. 

Magari sapete quel è il premio considerato "il piccolo nobel". Be' se non lo sapete vi evito di andare a cercarlo... 

Il piccolo nobel non è altro che il premio Hans Christian Andersen (da non confondere con il premio italiano Andersen), un premio letterario danese a carattere internazionale che viene assegnato ogni due anni come riconoscimento a un 

«contributo duraturo alla letteratura per l'infanzia e la gioventù».   

Istituito nella metà degli anni cinquanta, ha cadenza biennale e solo una volta è stato vinto da uno scrittore italiano (il motivo del titolo del post). 

Lo scrittore italiano ad avere onorato il premio non è altro che Gianni Rodari, che lo vinse nel 1970. Ecco, perdonatemi se ho preso a riferimento un Record Letterario un po' forzato, ma che ci volete fare? A volte per poter palare e discorre di un determinato scrittore bisogna prendere la palla al balzo. 

Io, non so nulla di Gianni Rodari. Ne ho sentito parlare a scuola, ma non ricordo di aver letto qualche suo lavoro. Forse, scorrendo i titoli dei suoi lavori, è assai probabile che mi sono visto qualche animazione televisiva basata su qualche suo lavoro o magari mi è passato tra le mani qualche fumetto, ma posso sbagliarmi clamorosamente. 

In mezzo alle montagne c'è il lago d'Orta. In mezzo al lago d'Orta, ma non proprio a metà, c'è l'isola di San Giulio. Sull'isola di San Giulio c'è la villa del barone Lamberto, un signore molto vecchio (ha novantatré anni), assai ricco (possiede ventiquattro banche in Italia, Svizzera, Hong Kong, Singapore, eccetera), sempre malato. Le sue malattie sono ventiquattro. Solo il maggiordomo Anselmo se le ricorda tutte. Le tiene elencate in ordine alfabetico in un piccolo taccuino: asma, arteriosclerosi, artrite, artrosi, bronchite cronica, e cosí avanti fino alla zeta di zoppía. Accanto a ogni malattia Anselmo ha annotato le medicine da prendere, a che ora del giorno e della notte, i cibi permessi e quelli vietati, le raccomandazioni dei dottori: «Stare attenti al sale, che fa aumentare la pressione», «Limitare lo zucchero, che non va d'accordo con il diabete», «Evitare le emozioni, le scale, le correnti d'aria, la pioggia, il sole e la luna». 
Gianni Rodari C'era due volte il barone Lamberto 



"Ringrazio tutti per la lettura" 

Fonti: Premio Hans Christian Andersen

6 commenti:

  1. Qualche sua filastrocca sparsa mi pare mi sia capitato di leggerla, ma neanch'io posso dire di conoscerlo. So solo che gode di grande considerazione presso i maestri elementari (e forse anche delle medie inferiori), un po' come Calvino per i professori delle superiori.

    RispondiElimina
  2. Un nome che subito, per me, significa scuole elementari.
    Un grande, sì. Ho anche qualche suo libro, al di là della scuola :)

    Moz-

    RispondiElimina
  3. SE ti dico che mia figlia ed io conosciamo quasi a memoria òe sue opere?
    La storia del barone Lamberto poi non so quanto vole l'abbiamo letta.
    GRande Cantastorie che con le sue filastrocche ha insegnato molto senza mai insegnare.

    RispondiElimina

Questo blog ha i commenti in moderazione.

Info sulla Privacy