A molti potrà sembrare strano e magari la potrà vedere come un'eresia ma a volte penso che la nostra vita non sia tanto differente da quella degli androidi di Blade runner e la frase che Roy Batty rivolge a Deckard verso la fine del film:
"Bella esperienza vivere nel terrore, vero? In questo consiste essere uno schiavo."
credo sia molto più "umana" di quello che potrebbe sembrare.
Basta decontestualizzarla un pochino fuori dal film e inserirla nella vita di tutti i giorni per rendersi conto del suo vero significato.
Insomma la sensazione che siamo solo degli "automi" con un tempo da vivere ben preciso e scandito (scuola, lavoro, pensione) inserito in regole prestabilite non me lo toglie nessuno.
Dopotutto pare che uno dei grossi problemi che ci contraddistingue sia, se non il terrore, la paura di essere esulati dal tempo scandito appena citato. Paura di essere bocciati a scuola . Paura a fare tutto. Paura di perdere tutto. Paura di restare soli. Paura di morire. Paura di ammalarsi.
Paura di non essere all'altezza. Paura di diventare povero. Paura di essere additato. Paura di perdere il lavoro. Paura di essere traditi. Paura di essere giudicati. Paura di far del male. Paura di non essere capiti. Paura che ci venga tolta la pensione.
Paura di qua, paura di là.
Immagino che il buon Roy Batty non parli a vanvera e forse vale davvero la pena esaminare e studiare per bene ciò che ci terrorizza. E magari val la pena anche dargli le giuste valutazioni.
Una gioviale scossetta elettrica, trasmessa dalla sveglia automatica incorporata nel modulatore d'umore che si trovava vicino al letto, destò Rick Deckard. Sorpreso — lo sorprendeva sempre il trovarsi sveglio senza alcun preavviso — si alzò dal letto con indosso il pigiama multicolore e si stiracchiò. Ora, nell'altro letto, anche Iran, sua moglie, dischiuse gli occhi grigi, tutt'altro che gioviali, sbatté le palpebre, quindi gemette e li richiuse.
Philip Kindred Dick - Ma gli androidi sognano pecore elettriche?
"Ringrazio tutti per la lettura"
Verissimo: paura della vita in generale, ma di quella che ci hanno imposto. Ora, non dico che non bisogna andare a scuola, non bisogna lavorare ecc... Ma secondo me in primis bisogna vivere liberi :)
RispondiEliminaMoz-
Purtroppo ho la sensazione che essere "liberi" oggi sia paradossale: diventi una bestia rara :-D
EliminaIn merito alle paure. Mai visto il film Happy family di Salvatores?
RispondiEliminaMeraviglioso il monologo di apertura sulle paure
No, mai!
EliminaLa società è una gabbia diceva un cantante caro al buon Moz. :-P
RispondiEliminaAnch'io comunque ho letto l'opera di Dick anni dopo aver visto il film, però mi ha spinto a rivedere il film sotto una nuova luce visto che comunque erano passati moltissimi anni dall'ultima volta che lo avevo visto.
Grazie Pirkaf
EliminaCiao Ferruccio, non ho capito cosa intendi con: "Paura a fare tutta."
RispondiEliminaPer il resto, a quel che ho letto, il film di Scott è ispirato solo alla lontana al libro di Dick. Pare che il riferimento più diretto di "Blade Runner" sia in realtà la storia a fumetti di Moebius "The long tomorrow".
Refuso "tutto"
EliminaSì, in effetti il libro non è così romantico
Ciao Ferruccio,
RispondiEliminanon hai ricevuto il mio commento di alcune ore fa? Qui non lo vedo.
Ero fuori, moderazione.
EliminaGrazie Ivano
Io ho letto prima il romanzo e l'ho trovato molto più emozionante oltre che ricco di riflessioni (che invece guardando il film uno deve fare le riflessioni per conto suo magari pensandoci dopo perché in quel momento viene più a contatto con gli effetti visivi). Riguardo alle tue riflessioni sul fatto che siamo tutti schiavi: concordo pienamente!!!! ciao, buona settimana!!!
RispondiEliminaGrazie Marina
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