giovedì 21 giugno 2018

Aprite le finestre e cambiate l'aria

Nino di Mei
Dalle domande che mi fanno ho il sospetto che molte persone che incontro e con le quali interagisco, per i motivi più svariati, vedono e giudicano la mia vita come se fosse uguale alla loro. Molte si stupiscono perché ad aprile non so ancora (o non ho ancora pensato) dove andare in vacanza, perché non mi importa nulla del sabato sera e di conseguenza perché considero il lunedì mattina un giorno come un altro. Purtroppo ho la netta sensazione che non riescano a vedere un mondo con un'ottica diversa dalle loro convinzioni, spesso mai analizzate. A loro mi sento solo di rispondere: aprite le finestre e cambiate l'aria

Non sono un asociale, ma non sono sicuramente il tipo di persona che ha come obiettivo primario della propria esistenza quello di andare a cena il sabato sera, quello di indebitarsi per una macchina di grido, di fare le vacanze al mare per poterlo mostrare in giro e sopratutto non mi importa un cavolo di tirare alla pensione. 

Non fraintendetemi, non sono affatto cose che non contano nella vita, anzi, ma per conto mio non devono essere visti come obiettivi e come motivo di discussione ma solo come un corollario, utile a vivere meglio. 

Forse dipenderà dal fatto che ogni mattina, quando apro gli occhi, mi rendo conto di essere talmente tanto piccolo che non posso non sperare di crescere e imparare qualcosa e sopratutto di fare qualcosa che ancora non ho fatto. 

Perciò non posso vivere in apnea seguendo delle direttive che magari non tollero soltanto per non sentirmi solo o per far piacere a qualcuno o per far parte di un gruppo o di una cricca. 

Ora il sospetto che la massa sia come ho descritto nella frase precedente non me lo toglie nessuno. O almeno questo e ciò che mi pare di vedere e di cogliere. 

Insomma aprite le finestre e cambiate l'aria. Aprite le finestra ma non guardate in basso, in strada. Aprite le finestre e guardate verso l'orizzonte e fatelo ogni mattina. 

Siate gentili con chi interagite, ma non fatevi influenzare su cose che in effetti non "contano" nulla. Non aspettate che sia sera per fare veramente qualcosa di vostro. Qualcosa di unicamente vostro, qualcosa che volete voi. Fatelo subito e fatelo prima di farvi assorbire dalle miserie di tutti i giorni. 

Aprite le finestre, cambiate l'aria e guardate il più lontano possibile e vedrete che il sabato sera, le vacanze al mare e tutto ciò che ci rende purtroppo parte della massa svanirà come nebbia al sole e mostrerà finalmente il suo lato sereno. 



"Ringrazio tutti per la lettura"

12 commenti:

  1. Riflessione in toto condivisibile. Comunque penso che chi apre e coltiva un blog sia nella media abbastanza propenso a tenere le finestre ben aperte e cambiare l'aria.

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  2. La tua esperienza con queste persone conferma che purtroppo ci sono un sacco di pecoroni che non vivono realmente ma si limitano a tirare avanti seguendo quelle che hai chiamato direttive, quindi venendo diretti da altri. Ci credo che poi ci sono tante persone nevrotiche se non neurotiche!

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  3. Vero,fa sempre bene dare una ventata di aria fresca e di novità... ma arriva il momneto che chiunque capisce che è il caso di farlo, anche gli ottusi che citi^^

    Moz-

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  4. A ben leggerti mi accorgo che sono uno che "tira alla pensione", ma proprio nell'ottica di poter fare serenamente le mille e mille cose che non ho fatto fino ad ora, altro punto che sottolinei.. ovvio le priorità sono soggettive e diverse per ognuno, per ogni carattere, per ogni esigenza, per ogni storia... io sono d'accordo anche con Ivano: tenere un blog è un bell'aprire le finestre sul mondo.. ;)

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    1. Ma quella della pensione è un aspetto che mi è rimasto im presso, quando anni fa una persona mi domandò quanto tempo mi mancava per andare in pensione. quando gli risposi che non lo sapevo, questo mi guardò sconcertato e mi disse che un obiettivo nella vita bisogna averlo

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  5. Già di mio tengo molto al ricambio d'aria, ma vado a controllare, ché non si sa mai. ;)

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  6. Che grande verità ha scritto. Ormai la massificazione ha reso tutti uguali nel pensare e quindi nell'agire. Il lunedì si è stanche perché il sabato e la domenica si è andati a sciare. Se uno non si sente stanco il lunedì è giudicato un meschinello che non fa quello che si DEVE fare per essere persone ° la page. Che mondo!.

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    1. Grazie Giorgina, purtroppo anche quello che aggiunge lei è veritiero

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