Più che un sogno era un incubo. Davvero. Trovarsi un esercito in casa non è mica tanto bello. Ne converrete. E non è mica come in un film dove il protagonista è sempre un eroe.
Ora, non voglio dire che nel sogno avevo paura, ma tranquillo di certo non ero. Mi domandavo cosa potessi aver scritto di così potente da essere censurato sino a tal punto.
I miei racconti messi al macero. E non davano risposte alle mie domande. Mi chiedevo cosa ci fosse di così terribile nella storia di un alieno che mandava al diavolo un terrestre che giocava con i social.
Mi chiedevo cosa ci fosse di così terribile nel raccontare l'ipocrisia e il cannibalismo voyeuristico della gente contemporanea.
Mi domandavo cosa poteva esserci di così terribile nel raccontare i sentimenti della gente. A volte solo sentimenti di bambini.
Boh, il sogno mi ha riportato a pensare al romanzo di Bradbury, romanzo di cui metto l'incipit. Vedere cancellati e distrutti i miei lavori mi ha fatto respirare l'atmosfera di Fahrenheit 451.
E ora i chiedo, ma una dittatura brucerebbe davvero i miei lavori? E i vostri?
Era una gioia appiccare il fuoco.
Era una gioia speciale vedere le cose divorate, vederle annerite, diverse. Con la punta di rame del tubo fra le mani, con quel grosso pitone che sputava il suo cherosene venefico sul mondo, il sangue gli martellava contro le tempie, e le sue mani diventavano le mani di non si sa quale direttore d'orchestra che suonasse tutte le sinfonie fiammeggianti, incendiarie, per far cadere tutti i cenci e le rovine carbonizzate della storia. Col suo elmetto simbolicamente numerato 451 sulla solida testa, con gli occhi tutta una fiamma arancione al pensiero di quanto sarebbe accaduto la prossima volta, l'uomo premette il bottone dell'accensione, e la casa sussultò in una fiammata divorante che prese ad arroventare il cielo vespertino, poi a ingiallirlo e infine ad annerirlo.
Ray Bradbury - Fahrenheit 451
"Ringrazio tutti per la lettura"
Siccome il prossimo dittatore sarò io, assolutamente non si bruceranno le tue opere, anzi :)
RispondiEliminaMoz-
Sono a cavallo, allora! :-D
EliminaSono a cavallo, allora! :-D
EliminaDoppio cavallo^^
EliminaMoz-
Spero proprio di no!
RispondiEliminaPerchè poi? Se l'eercito non arriva da un'altra galassia...
Un mio racconto forse sì ahahahha Si intitolava L'uomo con il loden (e detto tra di noi non era un santo).
Peccato che in quel momento come Presidente del Consiglio ci fosse uno che lo indossava sempre ahhahah
Oh, ma io credo che la letteratura e la satira politica non sia poi censurata molto, fa parte del gioco... Penso ci siano altre cose che danno più fastidio!
EliminaIl fatto è che nel mio caso l'uomo col loden era un ladro ahahahahha ops!!!
EliminaLa satira però fa arrabbiare perchè fa paura.Mette a nudo verità che si vogliono tener nascoste
Senza dubbio!
EliminaDovresti scriverci un bel racconto.
RispondiEliminaCe ne sono diversi orami, insuperabili
EliminaDipende da cosa dà fastidio a una dittatura... non a tutte danno fastidio le stesse cose. Ricordo per esempio che Pinochet in Chile aveva fatto censurare qualunque testo scritto in cui comparisse la parola "aborto".
RispondiEliminaSono d'accordo con te. Dittatura che vai fastidio che rechi!
EliminaOra mi preoccupo ....tra un dittatore che brucia i suoi lavori e i ladri che rubano i suoi libri non so cos'altro ci aspetta!
RispondiEliminaBuona serata..
L.
Oh cavolo è vero!
EliminaFerruccio, credo proprio di si: la dittatura ha il terrore dell'intelligenza! Anche se scrivi su un tema politicamente innocente, per il modo in cui lo scrivi, per le riflessioni che stimola sei un pericolo!!!! vale per tutti gli scrittori validi!!!
RispondiEliminaNon so se posso mettermi tra gli scrittori validi, ma penso sia davvero così!
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