mercoledì 30 maggio 2018

Rileggere libri

Per capire quanto valgono per me i libri prendo in considerazione il numero delle volte che li rileggo. Se un libro lo leggo una volta e basta non lo trovo nulla di che. Se neppure riesco a finirlo vuol dire che qualcosa non funziona proprio. Ma qui c'è oggi un bel discorso da fare, perché alcuni sono infiniti e non finisco mai di leggerli, o meglio, di rileggerli. 

Cominciamo con lo scrivere che i libri di Ernest Hemingway li ho riletti tutti. Ho riletto solo un paio di volte Verdi colline d'Africa e il libro con le sue poesie, ma a compensare questo difetto c'è il numero infinito di volte che tra le mie mani sono passate le pagine di Fiesta, di Addio alle armi, di Festa mobile, di Per chi suona la campana, la raccolta di racconti con le storie di Nick Adams e via via tutti gli altri. 

Anche Morte nel pomeriggio l'ho riletto moltissime volte, ma in questo caso c'è pure una motivazione tecnica, visto che mi serve per superare alcune problematiche che incontro con la stesura di un mio saggio

Subito dopo Hemingway c'è la trilogia della frontiera di Cormac McCarthy a fare man bassa: anche in questo caso una lettura infinita, con Cavalli selvaggi un pochino più avanti degli altri due. Altri due autori che non scherzano sono Joe Lansdale e Bruce Chatwin. Lavori come Maneggiare con cura e In fondo alla palude dello scrittore americano e Le vie dei canti e In Patagonia di dello scrittore britannico sono stati studiati e riletti numerose volte... 

Ma ce ne sono altri: Moby Dick di Hermann Melville (sempre perché mi interessa tecnicamente per il mio saggio sui serpenti), Il grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald, Winesburg, Ohio di Sherwood Anderson, certe pagine di American Psycho di Brett Easton Ellis

I racconti di Carver... 

Ma non mancano lavori di William Faulkner, di Johann Wolfgang (von) Goethe, di Fëdor Dostoevskij, di Dino Buzzati e di Ray Bradbury... 

A questi libri, bisogna poi aggiungere tutta quella saggistica che non mi sazia mai. I libri sugli Indiani d'America. I libri di carattere scientifico, ma è naturale che in questo caso le motivazioni che stanno alla base di una rilettura sono diverse rispetto a quelle suscitate da un romanzo. 

Insomma un post che è un gioco sino a certo punto, e forse tutti questi scrittori hanno qualche legame con i miei propositi di arte letteraria, ma come al solito confido anche nelle vostri voci in merito. 



"Ringrazio tutti per la lettura"


14 commenti:

  1. Io ammucchio talmente tanti nuovi libri da leggere che ho poco tempo per rileggere quelli vecchi. Per capirci, in questo momento ho oltre 70 libri da leggere perché qualche mese fa ho sfruttato un'iniziativa Humble Bundle per comprare 24 ebook a poco più di 21 Euro. Ormai rileggo qualche libro che ho già quando viene ristampato, per recensirlo.

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  2. Io amo rileggere e rivedere e riascoltare.
    Anche perché spesso si tratta di opere che non puoi non riesplorare una seconda, terza, quarta volta. Sono fatte proprio per essere assimilate, comprese; dettagli da notare e via dicendo... :)

    Moz-

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  3. Come dice Massimo Luciani ho anch'io troppi libri nuovi da leggere che rileggere diventa difficile.
    Neruda l'ho riletto molte volte sia le poesie che i libri in prosa.
    L'amante di Lady Chatterley l'ho ripreso in mano tante di quelle volte che sta insieme con lo scotch. Ok, era un libro trovato in omaggio in una rivista di ricamo quindi non è una prima edizione però lo adoro!
    Di altri libri, a volte cerco paragrafi particolari che mi hanno colpito ma che ricordo male. Rileggerli tutti però... forse quando le giornate saranno di 100 ore :)

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    1. I libri con lo scotch meritano un articolo

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    2. Ferru... non sta più assieme ahahhaahah
      Però Lawrence potrebbe esserne felice ahahahahh

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  4. Io pur essendo vorace e onnivoro, sinora sono tra i 45-50 libri l'anno, non faccio fare mai code. Non ho quasi mai libri in attesa. Compro e leggo, e nel mentre rileggo. Rileggo un po' tutti quelli che mi son piaciuti, anche solo poche pagine. Non hai citato Taleb tra le tue riletture, ma son sicuro che avrai consumato i suoi libri. Detto ciò voglio fornirti una chicca: in un tuo vecchio post non trattasti molto bene Wilbur Smith, per via di alcune martellate alla tastiera di un PC. Ricordi? Bene, proprio ieri ho iniziato l'autobiografia dell'autore africano. Si tratta di un libro più emozionante degli ultimi e... scrive che uno degli autori per cui avrebbe deciso di scrivere è anche uno dei tuoi preferiti. Di nome fa Ernest...

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    1. Come già ti ho detto sul social, le biografie sono molto interessanti

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  5. Concordo con la tua descrizione. Anche io ho alcuni autori preferiti che ho riletto e continuo a rileggere ogni tanto perché mi arricchiscono sempre ad ogni nuova lettura e anche per poter utilizzare determinati brani se voglio suffragare un mio ragionamento (insomma come aforismi ma molto lunghi). Autori letti una sola volta che però ritengo validi: non ho sprecato tempo, valeva la pena di leggerli. Infine libri non finiti perché già mi irritavano fin dalle prime pagine e libri finiti ma riciclati poiché li ho giudicati decisamente di serie B . Riguardo agli autori da te citati ti dico che hai stimolato il mio interesse e perciò al più presto andrò a leggerne qualcuno. Ciao, buona settimana!

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  6. A volte mi capita di rileggerne
    Alessia

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