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Nino di Mei |
Nei giorni scorsi ho ricevuto un commento sarcastico a un mio post pubblicato in un gruppo di pittura su facebook. Nulla di particolarmente offensivo a prima vita, soltanto una evidente critica, da parte di un soggetto che nulla aveva a che fare con l'arte, per aver usato dei termini inglesi e degli hashtag per presentare e spiegare un'opera di mio padre.
Offensivo o meno che sia, la cosa mi ha dato fastidio.
Il commento era fuori luogo e del tutto inutile. Per il semplice fatto che chi ha commentato ha usato un giudizio soggettivo e affrettato, cosa che non andrebbe mai fatta in un social (a meno che non siamo chiamati in causa direttamente), specialmente quando non conosciamo le dinamiche e le motivazioni che stanno alla base di una pubblicazione (tanto per essere chiari il post con un testo e una foto era inserito in un gruppo pubblico con molta gente straniera).
Non sono un santo neppure io, sia chiaro. A volte anch'io sono tentato dal giudicare in maniera soggettiva e magari con sarcasmo cose che non trovano il mio apprezzamento, ma mi trattengo.
Avere un occhio oggettivo sulle dinamiche che ruotano in rete, in special modo quando di parla di social media, ci porta a essere più tolleranti e lucidi e a vedere oltre il semplice impatto emotivo.
Ci porta a guardare le cose con distacco senza l'obbligo di far valere chi siamo a qualunque costo e quindi senza essere costretti a dire la nostra.
L'oggettività ci porta a essere più selettivi e a orientare le nostre forze ed energie verso ciò che veramente ci interessa. Certo non è semplice astenersi e far vedere quando siamo migliori degli altri. Non è semplice nascondere la nostra bellezza e la nostra intelligenza.
Non è semplice tenere a bada i nostri punti di forza, ma con un occhio oggettivo tutte queste cose possono essere veicolate e gestite con molta più maturità.
Insomma, anche i social presi con il giusto distacco e realismo non creano danni.
Vi voglio bene.
Grazie.
Discorso spinoso, perché di fatto su un social esponi pubblicamente il tuo pensiero, la tua opera, e ognuno ha il diritto di dire quel che è, come vuole (esattamente come nella vita vera). C'è il cafone, c'è chi parla con cognizione di causa, c'è chi non sa e parla ugualmente... :)
RispondiEliminaMoz-
Sì, io comunque mi faccio di quei quadri psicologici... :-D
EliminaI socialcosi, però, sono proprio stati creati a bella posta da gente priva di scrupoli come zuckerberg - l'ho scritto minuscolo apposta, per dimostrare tutto il mio disprezzo nei suoi confronti - per attirare webeti a gogò; e il webete tipico non legge più di due parole, ne capisce a malapena una come la vuole capire, e va a mitraglia a commentare un testo che non ha neppure letto. Tutta gente dal clic facile, su cui i fondatori dei socialcosi hanno basato la loro fortuna. Puoi aspettarti maggiore ponderazione sul blog; sui socialcosi aspettati solo la tempesta di merda scatenata dai webeti; le persone che cercano di prenderli con distacco e realismo sono i classici Don Chisciotte contro i mulini a vento.
RispondiEliminaStessa mia tesi!
EliminaCondivido al 100%
EliminaPer leggere un articolo blogghesco occorre una passabile conoscenza linguistica e la SERENITA' di chi ha un po' di tempo a disposizione; la "gente dal clic facile" non può leggere qualcosa che superi 20 parole (anzi, 20 sono già tante)
Già, sgrunt, purtroppo appena cade l'occhio si giudica
EliminaBuongiorno!
RispondiEliminaChe non sia una "sfida" per ognuno al buonsenso?
In un mondo come il nostro l'oggettività nasce dalle tante soggettività,diventando realtà ....
Che miscuglio di parole :-)..
Però dai il post è molto positivo, prendere con distacco alcuni comportamenti è segno di ascesa e non di discesa ,chi vuole lo comprende bene e se si mettesse in atto soggettivamente questo sottile messaggio anche la realtà oggettiva cambierebbe sia navigando che su terra ferma!
L.
Io spero e vorrei essere sempre positivo
EliminaForse si rimane male perché si pensa che nei social ci siano le stesse regole che ci sono nella vita "reale". Dovrebbe essere così, invece non lo è e la facilità che chiunque ha di dire qualsiasi cosa fa sì che molti non pensino neanche mezza volta se quello che scrivono possa essere in qualche modo utile o quantomeno opportuno.
RispondiEliminaLa facilità con cui chiunque possa dire qualcosa fa davvero paura
EliminaPrendere i social con distacco... sarebbe bello se lo facessero tutti. Prenderli per quello che sono, un mezzo per chiacchierare e scambiarsi notizie/informazioni/curiosità. Invece diventano un mezzo per scambiarsi insulti anche pesanti.
RispondiEliminaMi sono rotta? Si può dire? ;Mi sono rotta e ultimamente ho girato al largo da siti dove andavo sovente proprio per quel motivo. C'era la guerra!
Secondo te, è prenderli con abbastanza distacco? :)
Certo che se il tutto è riferito a qualcosa che si è scritto personalmente diventa più complicato.
Insomma non p semplice essere distaccati!
EliminaPuò capitarti di tutto su un social media, e mi stupisce che un conoscitore delle dinamiche mediatiche se la prenda. Dovresti essere il primo a passare indenne attraverso le scioccherie del web.. ;)
RispondiEliminaA un'idiota bisogna dirgli che è idiota :-D
EliminaA un'idiota bisogna dirgli che è idiota :-D
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