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Nino di Mei |
Anni fa, dopo aver letto alcuni romanzi di David Foster Wallace ed essendomi informato un po' sulla sua biografia, fui quasi motivato e interessato ad acquistare alcuni testi, o meglio alcune biografie di carattere sportivo. La biografia di Agassi e quella di Federer per l'esattezza.
Ero molto incuriosito dal successo che questi libri di sport ottenevano tra la gente. Vi confesso che per qualche tempo pensai davvero di recarmi in una libreria ad acquistarli, anche perché diversi miei conoscenti me ne consigliarono la lettura, ma stranamente non ci sono ancora riuscito.
Purtroppo credo sia un qualcosa che non sento e che non mi interessa.
Sono un grande appassionato di sport e sono pure uno sportivo dilettante, visto che se capita mi posso ancora dilettare nel fare una partita a calcio o nel mettermi a correre sui sentieri di montagna, ma da questo a leggere libri che trattato le gesta di un tennista o di un calciatore ma anche di un maratoneta ce ne passa..
Ora mi è capitato di leggere e di cogliere spezzoni e brani di molti uomini sportivi. A volte sono rimasto anche impressionato per la carica motivazione che alcuni di essi sanno trasmettere, ma non posso andare oltre.
Forse perché ho la netta sensazione che questi libri siano scritti a tavolino e raccolgano un po' tutti i trucchi del mestiere dello scribacchino, avete capito no, cosa intendo?
Perciò l'unico e vedo modo in cui mi sento di partecipare consiste nel coinvolgere voi in questa particolare inchiesta.
Sempre che ne abbiate voglia.
Apro gli occhi e non so dove sono o chi sono. Non è una novità: ho passato metà della mia vita senza saperlo. Eppure oggi è diverso. È una confusione più terrificante. Più totale.
Alzo lo sguardo. Sono disteso sul pavimento accanto al letto. Adesso ricordo. Sono passato dal letto al pavimento nel cuore della notte. Lo faccio quasi tutte le notti. Giova alla mia schiena. Troppe ore su un materasso morbido sono un'agonia. Conto fino a tre, poi inizio a tirarmi su: un processo lungo e difficile. Con un colpo di tosse e un mugolio rotolo sul fianco, poi mi raggomitolo in posizione fetale, infine mi giro a pancia sotto. Adesso rimango in attesa che il sangue inizi a circolare.
Andre Agassi - Open. La mia storia
Vi voglio bene.
Grazie.
Ecco...ancor prima di leggere il post - solo dal titolo -, mi era venuta in mente la biografia di Agassi. Decisamente caso anomalo e da non perdere.
RispondiEliminaSuggerito!
EliminaAnche io avevo sentito dire che quello di Agassi era atipico e che era piaciuto anche (forse sopratutto) ai non tennisti.
RispondiEliminaIn generale nemmeno a me attirano libri di sport o di sportivi. Anche quando vengono intervistati, gli sportivi parlano solo di sport, a differenza di altri personaggi famosi che parlano di cose più varie.
Un libro interessante da quello che si sente
EliminaSì perché mi pare di aver capito che in definitiva lui odiava il tennis e ci giocava perché "costretto" dal padre.
EliminaCuriosa storia!
EliminaNon è il mio genere di libri però da fanciullina, e parlo di decenni e decenni fa, vevo comperato in edicola un libretto sul mio grande amore sportivo. Dino Zoff :)
RispondiEliminaDa qualche parte ci sarà ancora
Di tennis ne so nulla. Mi sono fermata agli interminabili incontri Borg McEnroe ahhahaahha
Comunque no, ora come ora non comprerei un libro così. Con tutti il rispetto, però preferisco altro
Ciaoooo
Nemmeno io, è un argomento che proprio non mi attira.
RispondiEliminaAl massimo, leggerei qualcosa sul wrestling :)
Moz-
Sono con te!
EliminaPur essendo un drogato di sport, ne ho letto pochini anche io. Agassi sembra andar forte, e pure una mia amica e un mio amico (lettori forti) me ne hanno parlato in termini entusiastici. L'offerta è variegata. Oltre alle biografie sportive ci sono le storie alla Zanardi, alla Vio, sportive e ispirazionali insieme. Una serie di coaching (Mourinho, Guardiola e forse anche qualcun altro) scritto da esperti di marketing sulla falsariga dei vari Shakespeare per manager, Gesù come manager, Dante per manager. Alcuni di questi suggerimenti sportivi, motivazionali e manageriali li ho letti, altri no.
RispondiEliminaMa se dovessi indicarti un paio di titoli mi sentirei di consigliarti storie mondiali di Buffa e Pizzigoni, e l'ultimo rigore di Farouk di Riva. In entrambi il calcio si ibrida con altre realtà. Ciao
Sono drogato di sport pure io, ma c'è qualcosa che non mi ispira
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