venerdì 9 marzo 2018

L'orizzonte del nostro mondo

Nino di Mei
È l'orizzonte che vediamo a creare il nostro mondo. E se guardiamo quell'orizzonte sempre dalla stessa posizione e troppo a lungo dopo un po' il nostro mondo diventa piccolo e limitato, sebbene rassicurante. Purtroppo è la prassi su cui posa lo sguardo quasi tutta la nostra esistenza. 

Tanto tempo fa, una notte, da ragazzino, o meglio da adolescente, accadde qualcosa di grave o dissi qualcosa di sbagliato tanto che a un certo punto i miei "amici" di allora mi invitarono a sparire e mi consigliarono di andarmene a casa mia

Si erano arrabbiati per il mio comportamento superficiale di fronte ad argomenti, forse, che consideravano seri e importanti. Me ne andai a casa ovviamente e forse me ne andai con le pive nel sacco. Successe tanto tempo fa, in piena notte, forse d'inverno. 

Ecco. 

Non ho mai dimenticato quella notte. Mi è rimasta impressa. 

Non perché mi fossi offeso o per qualche altra forma di risentimento, sia chiaro. I dettagli e il contesto dopotutto in cui nacque tutto si sono dissolti e al momento non li ricordo più. 

Non so se parlavamo di amore o di lavoro o di politica o di altre cose dal valore profondo e degno della massima attenzione. 

Non lo so. Ma quella notte mi è rimasta impressa, per il semplice motivo che mi fece capire che osservavo orizzonti diversi dai loro. 

Vedevo le cose in un ottica diversa dalla loro. Il mondo non poteva essere visto in un auto ferma in una piazza, alle tre di notte, da regole scritte da altri. Almeno per me. 

Da allora, nel bene e nel male ho sempre osservato vasti orizzonti e quasi mai quelli che mi erano messi davanti agli occhi. E più passa il tempo, meno sono tollerante a certi adeguamenti che molte persone di mia conoscenza hanno adottato. Quel modo di semplificare la vita e renderla importante solo per i conti da pagare. 

Si deve pretendere di più come essere umani. Si deve osare di più come essere umani. La vita non è un tirar tardi solo per arrivare al weekend e poi alle ferie e poi alla la pensione e poi tanti saluti a tutti, mostrando in tutto quel tempo una grande serietà del tutto inutile. 

Dobbiamo pretendere di più come esseri umani. Dobbiamo avere il coraggio di guardare a fondo le cose. Dobbiamo ampliare gli orizzonti del nostro sguardo e guardare oltre. 

Dobbiamo fare i nostri errori e non ripetere quelli che ci hanno insegnato e inculcato nella testa. Il nostro sguardo si deve perdere in un orizzonte ampio, vasto e stellato. 

Vi voglio bene. 

Grazie.

9 commenti:

  1. "Il nostro sguardo si deve perdere in un orizzonte ampio vasto e stellato".

    Sembra poetico questo pezzo!

    Però è molto bello...a chi e per chi è rivolto?

    Sulla sua esperienza ,consapevolezza ...lei è arrivato a cercare di coinvolgere altri sguardi....ma quanti sguardi si posano sul suo, su ciò che è racchiuso in questo post?

    Che cos'è che blocca l'umanità, o la priva di interesse nell'
    lo sguardo su un orizzonte più vasto?

    Soggettivamente deve sperimentare ....arrivare all'acquisizione di una certa consapevolezza, poi condividerla e coinvolgere promuovendo l'avanzamento culturale dell'umanità!

    Se solo questo sguardo non si perdesse dietro al denaro e al potere che lo stesso uomo ne ha dato...la nostra esistenza sarebbe racchiusa davvero in quel pezzo poetico...un orizzonte accessibile a tutti...

    Buon venerdì

    L.

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  2. Risposte
    1. Già....immagino che un bravo scrittore si aspetti anche un buon interlocutore!

      L.

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    2. Per fortuna chi passa sul mio blog non ha questi problemi di comprensione :-D

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    3. Davvero?

      Che casualità però , lei non ci crederà ma ... commento su un altro blog e faccio un paziente lavoro ....di cosa?

      .....di pazienza sulla strada della comprensione!

      Sarà mai l'indicazione della strada giusta?

      Grazie ...

      L.

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  3. Beh, ora la curiosità è a mille: cosa avevi detto di tanto scabroso? XD

    Moz-

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  4. Un post bellissimo e che mi sento di condividere. Credo che in tanti abbiano avuto una serata così, io più d'una, ma davvero il mondo è qualcosa al di là dello spigolo che delimita il quartiere, come dicono negli Usa.

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    1. Troppo buono Massimo... bello l'aneddoto americano, mica lo conoscevo!

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