lunedì 5 marzo 2018

Il primo romanzo di fantascienza ben costruito sui mondi extraterrestri

Mi rendo conto che il primato di oggi solleva o può sollevare un po' di ilarità, Il primo romanzo di fantascienza ben costruito sui mondi extraterrestri. Sembra che sia andato a cercarlo con il lanternino. Mi auguro che susciti il vostro interesse. 

Bernard le Bovier de Fontenelle è stato un avvocato, uno scrittore e un aforista francese vissuto a cavallo tra il mille seicento e il mille settecento. Ha scritto diverse opere anticipando nei suoi scritti molti temi che sfociarono in seguito nell'Illuminismo, ma oggi è presente sul mio blog poiché si tratta dell'autore de' Il primo romanzo di fantascienza ben costruito sui mondi extraterrestri

Un romanzo dal titolo Conversazioni sulla pluralità dei mondi (Entretiens sur la pluralité des mondes). Un romanzo in cui lo scrittore espose l'idea che i pianeti del sistema solare fossero abitati arrivando a descrivere civiltà presenti su Mercurio, Venere e Saturno

Un romanzo uscito verso la fine del mille seicento che rimase un caposaldo del genere per parecchi decenni. 

Insomma un Record Culturale un po' particolare e che spero non vi faccia sorridere proprio per la dicitura che ho usato come titolo. 

Un autore che non conoscevo prima di oggi (o meglio, di quando ho preparato il post) e che mi ha incuriosito. 

Ho trovato anche l'incipit del romanzo preso in considerazione. Ecco non so come è visto dal punto di vista critico questo autore. 

E non so se qualche esperto di fantascienza che per caso bazzica sul mio blog ha avuto occasione di leggere il suo Conversazioni sulla pluralità dei mondi. Se così fosse, un vostro segno, mi farebbe piacere. 

Una sera, dopo cena, andammo a passeggiare nel parco. Un fresco delizioso ci ricompensava della giornata caldissima che avevamo sopportato. La Luna era sorta forse da appena un’ora, e i suoi raggi, che ci venivano fra i rami degli alberi, mischiavano gradevolmente il loro bianco vivo con tutto quel verde che sembrava nero. Non una nuvola che potesse nascondere od oscurare la minima stella; erano tutte di un oro puro e splendente, cui dava rilievo il fondo blu al quale erano appese. Quello spettacolo mi fece sognare e forse senza la marchesa avrei sognato a lungo; ma la presenza di una così amabile signora non mi permise di abbandonarmi alla Luna e alle stelle... 
Bernard le Bovier de Fontenelle - Conversazioni sulla pluralità dei mondi 

Vi voglio bene. 

Grazie. 

Fonti - I passaggi di Venere

12 commenti:

  1. Non l'ho letto ma sui precursori della fantascienza moderna confesso di avere un po' di lacune.

    RispondiElimina
  2. Che anno è? No perché credo di averlo già scritto da queste parti, ci sarebbe anche un romanzo di Keplero , anche se a quanto ho capito qui si parla proprio di civiltà e non di un viaggio esplorativo, onirico o figurativo

    RispondiElimina
  3. Pensa tu da quanto si fantasticava sugli alieni nostri vicini di casa!^^

    Moz-

    RispondiElimina
  4. Ai tempi ci voleva poco ad essere fantascientifici :D
    Al giorno d'oggi invece non si riconosce più la realtà!
    C'est la vie!
    Ciao Ferruccio.
    Marina

    RispondiElimina
  5. Boh! Il mio "Dizionario enciclopedico della fantascienza" non fa parola né dell'autore né dell'opera.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io non metto le mani sul fuoco... Già il titolo del post è un programma!

      Elimina
  6. Ho sentito parlare varie volte di questo titolo, ma non ho mai avuto occasione di leggere il romanzo....di sicuro mi intriga parecchio!

    RispondiElimina

Questo blog ha i commenti in moderazione.

Info sulla Privacy