Quando ero bambino ho cercato diverse volte soldatini che fossero in qualche modo legati alle guerre d'indipendenza italiana. Non sono mai riuscito a trovarne. E sì che avevo le sceneggiature per ambientarli in storie nel modo più preciso possibile. La piccola vedetta lombarda era una di queste, frutto di un racconto di Edmondo De Amicis - tratto da il libro Cuore - che allora adoravo e che mai ho dimenticato...
Tra le storie che mi hanno commosso c'è La piccola vedetta lombarda di Edmondo De Amicis, racconto che fa parte del romanzo Cuore. Forse una delle prime storie che mi hanno suscitato commozione.
Uno di quei racconti in cui era facile immedesimarsi e lasciarsi travolgere dalla sensibilità di un bambino.
Ora non ricordo più quando l'ho letto e neppure come - forse i primi anni delle elementari - ma è una storia che mi rimarrà sempre in mente.
Purtroppo non posso dire la stessa cosa del romanzo che conosco per le trasposizioni cinematografiche o per vari cartoni animati, ma che non conosco come lettura. E questo aspetto merita un mea culpa.
Credo sia una grossa lacuna, anche perché ritengo il libro Cuore uno dei più azzeccati libri per avvicinare i bambini alla lettura. Certo nel mio caso non è stato neppure necessario, ma è facile restare soggiogati dal testo dello scrittore ligure.
La sensazione che in Cuore ci sia tutto quello che emoziona i bambini non me la toglie nessuno, forse solo per i ricordi che ne ho io.
Perciò non abbiate timore a raccontare il vostro rapporto con questo libro. Se anche voi da bambini ne avete subito il fascino con qualche racconto fatevi avanti. Faremo, insieme qualcosa di positivo per tutti i bambini che un giorno leggeranno questo post.
Naturalmente...
Oggi primo giorno di scuola. Passarono come un sogno quei tre mesi di vacanza in campagna! Mia madre mi condusse questa mattina alla Sezione Baretti a farmi inscrivere per la terza elementare: io pensavo alla campagna e andavo di mala voglia. Tutte le strade brulicavano di ragazzi; le due botteghe di libraio erano affollate di padri e di madri che compravano zaini, cartelle e quaderni, e davanti alla scuola s'accalcava tanta gente che il bidello e la guardia civica duravan fatica a tenere sgombra la porta. Vicino alla porta, mi sentii toccare una spalla: era il mio maestro della seconda, sempre allegro, coi suoi capelli rossi arruffati, che mi disse: – Dunque, Enrico, siamo separati per sempre? –.
Edmondo de Amicis - Cuore
Vi voglio bene.
Grazie.
Credo di averlo letto anch'io solo per una minima parte. Sebbene nella mia memoria conservi nitida la scena di me con il libro in mano sul mio banco di scuola delle elementari.
RispondiEliminaSì, da bambini, è facile sentirne parlare
EliminaRiuscì a scorgerlo in biblioteca in condizioni non proprio ottimali,segno di tante letture...
RispondiEliminaEro attratta da altri testi e non nego che mi è sempre rimasta la curiosità di leggerlo un giorno...grazie
L.
Un giorno sarà il suo turno!
EliminaDevi leggere, almeno una volta, questo romanzo che viene bistrattato ma è bellissimo.
RispondiEliminaProvaci!
Lo immagino, credo sia fondamentale
EliminaLetto proprio alle elementari e riletto quando le elementari le faceva il mio nipotino.
RispondiEliminaCome andrebbe fatto per tutti i ragazzini!
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