Ci sono scrittori che manco conosci, come quella "schiappa" di Jeff Kinney. I suoi libri neppure sapevi esistessero. Certo mai avresti pensato che in un immoto e freddo pomeriggio d'inverno la lunga lista dei suoi romanzi ti balzasse davanti agli occhi. Che fai allora? Ci fai un post, ovvio.
Perdonatemi il gioco di parole usato nel titolo di questo articolo ma, abbiate pazienza, Jeff Kinney è tutto fuorché una schiappa. I numeri e il curriculum del giovane scrittore e game designer statunitense dicono tutt'altro.
I suoi romanzi lo hanno reso uno degli scrittori più ricchi e pagati del mondo e a quanto pare non ha intenzione di fermarsi.
Purtroppo, però, io sto a quello che mi dice la rivista Forbes (per quanto riguarda gli incassi) e Wikipedia (per la lista dei suoi romanzi), perché in realtà non ne so assolutamente nulla.
Del successo riguardante il suo personaggio letterario non ne so assolutamente nulla: è la prima volta che ne sento parlare, ma immagino io sia un caso a parte.
Ora non so come siete messi voi. Magari conoscete i suoi libri, oppure vi affidate a qualche film tratto dai suoi libri. Insomma immagino che ci sia molto da dire anche nei suoi confronti e riguardo in maniera specifica alla sua narrativa.
Certo io rimango stupefatto, quando scopro scrittori che sembrano avere successo puntando su cose apparentemente fuori dalla logica commerciale. Ma così non deve essere visto il numero di romanzi dedicati alle sfortunate vicende di un ragazzino di undici anni di nome Gregory Heffley.
Bisogna scrivere che il buon Jeff Kinney ha sempre avuto a che fare con i bambini, essendo anche il creatore di un famoso gioco online, Poptropica adorato dai bimbi e forse questo può essere uno dei motivi che gli ha suggerito si chi puntare.
Ma le mie sono soltanto supposizioni, sappiatelo. Se avete qualche conoscenza specifica più ampia siete ben accetti, altrimenti prendete questo post come punto di partenza per saperne qualcosa in più, sempre che vi interessi.
Prima di tutto voglio chiarire una cosa: Questo è un GIORNALE DI BORDO, non un diario. Lo so che sulla copertina c'è scritto diario, ma quando Mamma è andata a comprarlo le ho detto CHIARO E TONDO che ne volevo uno dove non ci fosse scritto "diario".
Appunto. Adesso manca solo che qualche idiota me lo scopra e si faccia l'idea sbagliata.
Jeff Kinney - Diario di una schiappa
Vi voglio bene.
Grazie.
Non conosco proprio.....
RispondiEliminaVale anche per me
EliminaIo lo conosco, scrive bene e dosa il suo humour con una capacità di rivelare i difetti della società contemporanea vista con gli occhi del simpaticissimo protagonista.
RispondiEliminaPatricia, Ferruccio, dovete aggiornarvi! :-)
Proprio non lo conosco. Approfondirò!
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