Di José Saramago non ho letto mai nulla per intero. In realtà ho comprato solo Il vangelo secondo Gesù Cristo: uno dei primi veri best seller che ho acquistato. Era un'edizione rilegata e rigida, con la sovraccoperta molto elegante. Ricordo anche la scrittura dei dialoghi senza virgolette, allo stesso modo di Cormac McCarthy. Un aspetto che mi colpì. Lo iniziai, ma lo interruppi dopo una cinquantina di pagina. Ricordo anche che è stato l'ultimo libro letto da mio padre.
Correva il 1995 e mio papà era sottoposto a cicli di chemioterapia a causa di un Linfoma non Hodgkin. Per effettuare la terapia si recava tutti i giorni all'ospedale San Raffaele di Milano.
Quanto potevo lo accompagnavo direttamente in auto sino a Milano, altrimenti si arrangiava. Diceva che non aveva bisogno della scorta.
Così, spesso, partiva da casa con me in auto, poi saliva sul treno a Lecco alle sette del mattino. Andava a Milano per conto suo e ritornava sempre in treno verso le due del pomeriggio a Lecco. Andavo ad aspettarlo in stazione e poi si tornava a casa. Questo per una settimana di fila, una volta al mese, per ben sei mesi.
Fu, credo, durante quei viaggi in treno che lesse Il vangelo secondo Gesù Cristo di José Saramago. E credo sia stato l'ultimo romanzo che abbia letto.
Iniziò a leggerlo a casa, poi notai che se lo mise nella borsa che portava a Milano e dedussi che lo leggesse in treno.
Non gli chiesi mai un parere. E non so in quanto tempo lo lesse. Dopo qualche mese lo ritrovai al suo posto nella libreria...
Ecco non credo che dopo questo abbia letto altri romanzi. Gli ultimi mesi di vita aveva ben altro da pensare. Però, nel sistemare i suoi quadri, mi sono ricordato anche di questo dettaglio.
Nel bagaglio dei ricordi ci va anche questo.
Si vede il sole in uno degli angoli superiori del rettangolo, quello alla sinistra di chi guarda, e l'astro re è raffigurato con la testa di un uomo da cui sprizzano raggi di luce pungente e sinuose lingue di fuoco, come una rosa dei venti indecisa in quali direzioni puntare, e quel viso ha un'espressione piangente, contratta da un dolore inconfortabile, e dalla bocca aperta emette un urlo che non potremo udire, giacché nessuna di queste cose è reale, quanto abbiamo davanti è solo carta e colore, nient'altro.
José Saramago - Il vangelo secondo Gesù Cristo
Vi voglio bene.
Grazie.
Ricordo dolceamaro..
RispondiEliminaDi Saramago ho letto cecità e ho in attesa la caverna. Questo non ki conosco
Sì, ricordi indimenticabili
EliminaNon lo conosco bene, ho letto solo Caino e mi piacque molto per stile e irriverenza, oltre che per la sua arguzia e ironia. Ho però una amica, lettrice fortissima, che lo adora, e tanto mi basta per dargli il credito che peraltro tutto il mondo gli ha riconosciuto e tributato.
RispondiEliminaGrazie Massimo
EliminaCecità
RispondiEliminaLe intermittenze della morte
Saggio sulla lucidità
Il Vangelo secondo Gesù Cristo
La zattera di pietra
E altri che non ricordo il titolo, perché mi affascina il suo modo di esporre.
Oh, grazie Mark
EliminaGran bel post Ferruccio, mi hai commosso.
RispondiEliminaDi Saramago ho letto solo Cecità e mi ha messo addosso una bella strizza.
Grazie Pirkaf
EliminaQuesta volta mi ha davvero dato modo di percepire quella bellezza che genera bellezza.
RispondiEliminaIo ho scoperto oggi José Saramago ...il vangelo e Gesù Cristo lo ha preceduto nella mia di conoscenza.
Grazie
L.
Prego!
EliminaIo ho letto un solo libro di Saramago, "Le intermittenze della morte".
RispondiEliminaSpero che ne "Il vangelo secondo Gesù Cristo" tuo padre abbia trovato spunti per affrontare con serenità il momento difficile della preparazione al distacco dalla vita terrena.
Speriamo di sì! Na con tutti i quadri e con tutte le volte che compare sul mio blog e da altri parti è ancora vivo1
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