lunedì 19 febbraio 2018

Il primo scrittore di mestiere degli Stati Uniti

Oggi si parla de' Il primo scrittore di mestiere degli Stati Uniti, ovvero si parla di un qualcuno che a un certo punto delle propria vita ha pensato di vivere solo con quello che scriveva. Si parla di Edgar Allan Poe. Ai suoi tempi era più dura di adesso e le fonti mi dicono che è stato uno dei primi autori d'oltreoceano a guadagnarsi la pagnotta in questo modo. 

Non sono un fan di Edgar Allan Poe, anche se devo ammettere che trovo uno dei suoi racconti, non appartenenti al grottesco e all'orrore, molto interessante. Un racconto di cui ho già parlato sul mio blog e che mi ha fornito informazioni molto più precise e dettagliate sul mondo di certe tribù di nativi americani, per la precisione sui Sioux. 

Provate a leggere Il diario di Julius Rodman poi mi dite. Un piccolo gioiello incompiuto che se potessi trasformerei in film, per l'accuratezza delle descrizioni, per il paesaggio e per il senso di avventura e meraviglia e di coraggio della storia. 

Ma a parte questo particolare tipicamente di stampo letterario, la presenza di Edgar Allan Poe sul mio blog, oggi, si deve al fatto che si tratta anche de' Il primo scrittore di mestiere degli Stati Uniti. 

Professione molto difficile ai suoi tempi, molto più che ai nostri giorni e sappiamo come è andata per il povero autore Bostoniano, ma i miti, il più delle volte, nascono così... 

Tornato negli Stati Uniti alcuni mesi or sono, dopo un'incredibile serie di avventure nei mari del Sud e altrove, di cui viene fornito un resoconto nelle pagine che seguono, feci per caso la conoscenza di alcuni gentiluomini di Richmond, in Virginia, i quali mostrarono grande interesse per tutto ciò che riguardava le regioni da me visitate e insistettero per convincermi, quasi si trattasse di un passo doveroso, a rendere pubblico il mio racconto. Vi erano tuttavia vari motivi per rifiutare, e tra questi alcuni assolutamente privati, che riguardavano me soltanto, e altri che non lo erano affatto. Poiché non avevo quasi mai tenuto un diario durante la mia assenza, a frenarmi contribuiva anche il timore di non riuscire a scrivere, affidandomi semplicemente alla memoria, un resoconto così dettagliato e compatto da possedere l'apparenza di quella verità di cui comunque sarebbe stato l'espressione; escluse, naturalmente, certe esagerazioni naturali e inevitabili, alle quali chiunque indulge quando si tratta di descrivere eventi che hanno il potere di eccitare l'immaginazione. 
Edgar Allan Poe - Il racconto di Arthur Gordon Pym 


Vi voglio bene. 

Grazie. 

Fonti - Edgar Allan Poe: la vita maledetta del maestro dell’horror 

9 commenti:

  1. Bel record questo di oggi, a proposito di uno scrittore che riesco solo a definire "immenso"...

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    1. Oh, grazie Ivano, io lo trovo insuperabile nel racconto che ho citato, forse è uno dei suoi lavori meno conosciuti

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  2. Pensa te, Poe è praticamente il mio scrittore preferito, invece XD
    Ottima citazione. Ma io amo Il barile di Amontillado e La mascherata della Morte Rossa XD

    Moz-

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  3. A quindici anni dovetti studiare latino d'estate per sostenere l'esame integrativo per passare da ragioneria a liceo senza perdere l'anno appena superato. Ai tempi c'era un esame da sostenere, adesso non so... E ricordo che quel prof aveva tanti libri di Poe e Verne. Io li leggevo di nascosto e voracemente mentre lui andava in bagno. Credo lo sapesse pure... Ora come ora avrei un po' di timore a vedere cosa legge un prof di italiano e latino. In ogni caso, Poe, come Verne, come Salgari, come Zola e Balzac, erano "professionisti", ma non è che se la passassero benissimo, basta vedere anche cosa successe a Salgari. Non conosco il racconto che dici tu.

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    1. Anch'io ho avuto di questi passaggi scolastici. Il racconto citato sembra un po' l'avventura di Lewis e clarck

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