domenica 21 gennaio 2018

La zuppa di funghi e patate di Franz Kafka

Ho sempre mangiato bene in giro per il mondo. Naturalmente premetto che ho mangiato bene quando ho potuto farlo scegliendo da un menù alla carta. Non si sottrae Praga. Lasciando da parte l'hotel dove pernottavo con la mezza pensione, ho il ricordo indimenticabile di due ristoranti dove ho mangiato. Certo non mangiai La zuppa di funghi e patate adorata da Franz Kafka, ma ci andai vicino. 

Sono stato due volte a Praga e potrei raccontare un sacco di aneddoti riguardo a quelle città. Mi limiterò ad alcuni spunti legati al cibo, visto che oggi è domenica. 

Oggi è domenica e si parla di Cucina Letteraria, grazie a Franz Kafka

Ecco, forse non tutti sanno che Kafka era vegetariano e che, dopo la prima guerra mondiale, pensò di diventare un coltivatore di patate. Suo nonno era stato un macellaio, ma chiaramente Kafka non aveva intenzione di seguire quella strada. 

Fortunatamente si trasformò in uno scrittore più che un produttore di patate, ma le sue opere sono ancora intrise della cucina della sua natia Praga

La zuppa, in particolare, scorre a fiumi nelle storie e nei diari di Kafka: zuppa di piselli, gulasch, persino "zuppa di frutta". L'immagine più accattivante viene dai diari di Kafka, dove Max Brod (il suo biografo) si siede per terra, 


"mangiando una spessa zuppa di patate in cui le patate fanno capolino come grandi palle.

Brod stava probabilmente mangiando il bramboracka, un piatto tradizionale ceco carico di tesori sotterranei: funghi, carote e le patate onnipresenti. 

Non ho mangiato questo piatto a Praga, ma ho respirato questa atmosfera in due ristoranti nei dintorni di Malá Strana (li ho citati pure in un racconto). Entrambe le volte ero da solo e vi confesso che li ricordo davvero con piacere. 

Le patate e i funghi erano presenti, ma in più diversamente dalle scelte di Kafka, c'era anche la carne. Sono due ristoranti che ritroverei anche ad occhi chiusi se tornassi a Praga. Per quanto riguarda Kafka, be' sono passato da casa sua. 

Quando Gregor Samsa si svegliò una mattina da sogni inquieti, si trovò trasformato nel suo letto in un immenso insetto. Era disteso sul dorso duro come una corazza e, se sollevava un poco il capo, scorgeva il proprio ventre convesso, bruno, diviso da indurimenti arcuati, sulla cui sommità la coperta, sul punto di scivolare del tutto, si tratteneva ancora a stento. Le numerose zampe, miserevolmente sottili in confronto alle dimensioni del corpo, gli tremolavano incerte dinanzi agli occhi. 
Franz Kafka - La metamorfosi 

Vi voglio bene.

Grazie.

Fonti: Franz Kafka: Potato Mushroom Soup 

6 commenti:

  1. Adoro Kafka e Praga, ma ammetto che, a parte zuppe e gulasch, la cucina praghese non mi ha lasciato tanti rimpianti...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Una volta maiale e un volta cinghiale. Nulla di speciale, ma per nulla inferiori a stese tipologie di piatti nostrani. Naturalmente il discorso è soggettivo e poi confesso che l'atmosfera faceva tanto

      Elimina
  2. Oggi non vuole bene ai suoi lettori?

    Però ...questo appuntamento domenicale con la cucina letteraria è davvero geniale...

    Vuoi o non vuoi ci nutriamo tutti, in un modo o nell'altro e in questi post domenicali non c'è altro che scegliere a cosa accostarci.
    Ci si nutre in tre modi

    fisicaMente

    culturalMente

    amorevolMente

    Buona domenica!

    RispondiElimina
  3. Non sono mai stata a Praga, ma col tuo post è come esserci!
    Un abbraccio.

    RispondiElimina

Questo blog ha i commenti in moderazione.

Info sulla Privacy