domenica 17 dicembre 2017

Il pane amato da Henry David Thoreau

Quando il filosofo e scrittore americano Henry David Thoreau se ne andò a vivere nei boschi sul lago Walden, si preparava il pane da solo. Diventò presto il suo alimento principale e lo utilizzava un po' per tutte le sue pietanza, inventandoci sopra ricette molte volte prese dai nativi. Diceva che il pane non sempre nutriva ma faceva sempre bene. 

Henry David Thoreau è, per conto mio, uno di quegli autori assolutamente da leggere. Malgrado sia sottovalutato i suoi lavori sono stati osannati dagli esponenti della beat generation. E magari potrebbe essere uno di quegli autori da prendere in considerazione per una strenna natalizia

Ora però voglio prendere spunto più che dai suoi libri dal pane, che pare fosse il suo cibo preferito e siccome la domenica, solitamente, la dedico alla cucina letteraria non mi sembra di fare l'usurpatore...  

Thoreau si preparava il pane da solo, faceva l'impasto e poi lo cuoceva sul fuoco nella capanna che si era costruito sul lago Walden. Il pane entrava così a far parte di tutte le sue ricette. Ricette spesso prese a prestito dai nativi americani. 

Ecco, non so perché, ma qualche settimana fa mentre cercavo di riutilizzare del pane raffermo per cena, ho pensato al signor Thoreau e ho pensato di assomigliare a lui. 

Mi sono sentito ricco di inventiva e un po' come lui nel momento in cui ho tagliato a pezzettini una ciabatta di pane raffermo e li mettevo a mollo nel latte. Li ho lasciati li ì per qualche ora. 

Poi ho sbattuto un paio di uova, ho imburrato una teglia e ho unito il tutto. c'ho aggiunto delle fettine di prosciutto cotto e del grana grattugiato e ho messo in forno anche se non ricordo a quanti gradi. 

Ho aspettato che la mia frittata facesse una piccola crosticina bruna e ho messo in tavola. Deliziosa. Mi sono sentito un po' un eroe. 

«Andai nei boschi perché desideravo vivere con saggezza, affrontando solo i fatti essenziali della vita, per vedere se non fossi riuscito a imparare quanto essa aveva da insegnarmi e per non dover scoprire in punto di morte di non aver vissuto. Il fatto è che non volevo vivere quella che non era una vita a meno che non fosse assolutamente necessario. Volevo vivere profondamente, succhiare tutto il midollo di essa, volevo vivere da gagliardo spartano, per sbaragliare ciò che vita non era, falciare ampio e raso terra e riporre la vita lì, in un angolo, ridotta ai suoi termini più semplici.» 
(Henry David Thoreau - Walden ovvero Vita nei boschi

Vi voglio bene. 

Grazie. 

Fonti: Paper And Salt 

10 commenti:

  1. La bontà del pane è unica, che sia appena sfornato o riutilizzato una volta secco, si possono inventare tanti ottimi piatti😉 come hai fatto anche tu! Buona domenica Ferruccio.

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  2. Il pane, questa chimera per chi è celiaco come me!
    Però il post è bellissimo, trasmette calore e affetto.
    Un abbraccio.

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  3. .....e pensare che lo avevo letto questo post,ma forse non misi l'attenzione che dovevo su questo scrittore.
    Ed eccomi qui di ritorno ......a rileggere lo stesso passo che mi ha colpito tantissimo ieri, grazie al fatto che è riapparso un
    suo nuovo articolo sullo stesso scrittore!

    Mi sono abbastanza chiari questi intrecci...e mi rendono molto felice oltre che parecchio presa nella comprensione della lettura!

    Buona giornata!

    L.

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  4. Mi sono trovata dinanzi un post che parla di questo scrittore e mi sono ricordata di averlo conosciuto in questo tuo spazio culturale...Te ne ringrazio!

    Adesso rileggendo l'incipit lo trovo perfino più bello ed interessante...

    No....non ti sto trascurando:-)...ti seguo sempre e seguo altri blog , percependo altre anime affini anche alla tua .

    L.

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