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Più di un volta quando ho trattato questo argomento sono stato frainteso. Sono orgoglioso dei miei contenuti e mi fa piacere quando sono condivisi o usati come fonti o spunti.
Mi scoccia quando questi vengono presi e copiati di sana pianta senza un briciolo di citazione, ma non al punto di fare delle guerre o minacciare querele a destra e a manca, sempre che non vadano a creare un danno di tipo economico.
Mi spiego meglio: se domani un mio racconto dovesse essere pubblicato pari pari da un altro scrittore e questo scrittore con questo racconto dovesse diventare una star o qualcosa di simile è chiaro che qualcosa mi inventerei. Ma soltanto perché hanno usato un mio post, o copiato pari pari un mio post o preso senza dirmi nulla una mia foto originale, non agiterei tanto le acque.
Mi è successo diverse volte, lo confesso, ma nella maggior parte dei casi il tutto si è risolto con una pacca sulle spalle e un amici come prima.
Ma devo anche ammettere che quando un mio contenuto o un mio lavoro è preso in parti o in toto per ostentare un qualcosa che non è farina del proprio sacco mi urta.
Un po' come il caso che ho illustrato nel paragrafo iniziale.
Già tollero poco chi usa citazioni senza fonti, ma non ammetto che ci si faccia spudoratamente belli e si cerchi di negare l'evidenza. Vale per Hemingway e vale per una ricetta di cucina originale.
Non ci costa nulla citare l'origine del nostro status, se non è nostro, e se non è nostro e lo abbiamo usato ancora di più ci deve far capire il valore che ci sta sotto.
Fare in modo che ogni piccolo suggerimento che ci giunge sia ricompensato ci farà solo sentire meglio. È evidente che al giorno d'oggi le idee e gli stimoli da cui nascano siano generali e pensare di averne la paternità sia quello un furto, ma io mi sentirei ridicolo a scrivere una frase di Fëdor Michajlovič Dostoevskij e spacciarla come mia.
E non detto che se la prendo dal mio vicino ci faccia una figura migliore, quindi citate sempre l'originale, quando c'è.
Vi voglio bene.
Grazie.
Glielo hai scritto pubblicamente? Magari facendolo notare in privato l'avresti irretita (chissà perché me la immagino femmina) di meno. Comunque sia, uno/a che reagisce così, meglio perderlo/a, che trovarlo/a.. ;)
RispondiEliminaInfatti. Mi ha dato fastidio perché si beava dei commenti che le giungevano. Io ho solo scritto "Hemigway - Il vecchio e il mare"
EliminaBuongiorno
RispondiEliminaOggi ancora una volta ,un post che rivela il suo senso di onestà!....e ancora una volta il "senso di potere" ,quello che possiamo permetterci di avere anche attraverso una citazione copiata, illudendoci di impersonare qualcuno che soddisfi la nostra pigrizia culturale e soprattutto umana...
Mi fa sorridere che qualcuno lo abbia bannato per aver fatto notare un evidenza assurda...altro non è che un averle dato dimostrazione su una ragione..
Grazie Gianola
L.
Anche a me ha fatto sorridere il fatto di essere bannato, ma tollero sempre meno le citazioni non menzionate
EliminaFaccio l'avvocato del diavolo: magari la tipa in questione non ricordava l'autore.
RispondiEliminaMa la domanda di fondo è: perché stai su fb?
Lo sai come è fatto, è un posto orrendo!
Un abbraccio.
Si mette tra virgolette cit. quando un qualcosa non è nostro, almeno secondo la mia netiquette. Andrebbe fatto sempre, ma è un classico vedere persone che usano citazioni come se fossero loro.
EliminaFacebook ha la doppia faccia. La pagine possono dare molte soddisfazioni, mentre sto notando che i profili stanno sbragando. Sono però fonti di ispirazione, come questo post :-D
Basterebbe semplicemente mettere... cit. :)
RispondiEliminaMoz-
Infatti, non serve molto! :-D
EliminaE se non ci si ricorda più il nome dell'autore, dirlo.
RispondiEliminaNon mi sembra così complicato. È comunque più onesto