Qualcuno mi ha detto che se voglio diventare uno scrittore famoso devo andare in Piazza del Duomo a Milano, durante le feste di Natale, e mettermi a leggere davanti a tutti qualche mio racconto. Sia chiaro lo devo fare completamente nudo. Come no?
A parte gli scherzi non farei mai una cosa del genere, però vi confesso che settimana scorsa mentre preparavo questo post nato sulla scia di Mai letto Salman Rushdie? e avendo già sentito qualcuno pensare di proporsi in questo modo, mi sono detto che non sarebbe affatto una cosa da trascurare.
Molte volte per far emergere le proprie qualità bisogna passare attraverso un altro meccanismo di visibilità che nulla ha a che vedere con l'obiettivo di base. Magari come i cinque scrittori che seguono e che ho messo in elenco.
Piccola premessa. Prima di andare avanti a leggere e a verificare così di chi si tratta voglio però dire che non c'è nessuna valutazione critica sotto. Questo post non ha nulla a che vedere con lo spessore culturale vero o presunto che rivestono. Possono essere bravissimi o assolutamente sopravvalutati. Non mi interessa. Sono solo scrittori che per per un motivo o per l'altro ho conosciuto in una maniera un po' diversa da come ci si attenderebbe. Perciò...
1 - Salman Rushdie
Ne ho parlato nel post di ieri. Uno scrittore che ho scoperto quando al telegiornale si parlava della condanna che era caduta sulla sua pelle per la scrittura di un suo romanzo. Prima di allora ero all'oscuro della sua opera.
2 - Fabio Volo
Per me era prima una iena, poi un cantante, poi un attore... Quando notai una ragazza che stava leggendo estasiata un suo libro restai balestrato. Dissi a me stesso che presto sarebbe diventato papa. Ancora aspetto.
3 - Aldo Busi
Allora guardavo il Maurizio Costanzo Show e c'era questo strano personaggio. Mica sapevo fosse uno scrittore e c'ho messo qualche tempo a capirlo.
4 - Milan Kundera
A "Quelli della notte" c'era Roberto D'Agostino che ogni tanto se ne usciva citando "L'insostenibile leggerezza dell'essere". Non capivo se era una presa in giro verso l'autore. Mi pareva tanto un'immagine fantozziana. Ora come ora ritengo quel libro (L'insostenibile leggerezza dell'essere) uno dei più colti e dei più intelligenti che ho letto.
5 - Dan Brown
Quando trovi gente, che non ha mai letto un libro, parlarti de Il codice da Vinci come di un capolavoro. Ti fai delle domande. Ti chiedi se non hai mai capito nulla di letteratura. E ti chiedi sopratutto da dove sbuca questo scrittore.
Vi voglio bene.
Grazie.
Rushdie: famoso non per quello che ha scritto, ma per le minacce di morte che ha ricevuto. No grazie. fabiovolo: cacciaballe come tutti i suoi colleghi delle iene, attore fallito, cantante fallito, scrittore fallito. Aaargh. Busi e Brown: molto, ma molto sopravvalutati. Niente da fare. Se dovessi scegliere come diventare famoso tra questi cinque esempi, punterei tutto su Kundera.
RispondiEliminaGrazie Gropps
EliminaMa da dove arriva la bufala sulla lettura da nudi nel Duomo di Milano? 😂😂😂
RispondiEliminaBastasse così poco ... sul resto non mi pronuncio.
È sempre un piacere leggerti Ferruccio!
Ciao
Marina
è statu un suggerimento di una signora che conosco. Grazie Marina
EliminaI migliori scrittori famosi lo sono diventati dopo morti, dovrebbe far riflettere.
RispondiEliminaDetto questo, "mi piace" o "non mi piace" è del tutto personale. Per esempio: dire che Fabio Volo, Aldo Busi e Dan Brown fanno schifo è più una moda che una vera ideologia.
Dei tre, e non mi vergogno a dirlo, apprezzo di più Brown. Farà i suoi errori, ma anche con quegli errori vende miliardi di copie. E chi se ne lamenta (non è il tuo caso, parlo di gente che conosco!), di solito rosica.
Un abbraccio!
Brava, commento esemplare!
EliminaSì, ma questo è perché di fatto artisti si diventa. C'è poco da fare... :)
RispondiEliminaMoz-
Mi sa che hai ragione
EliminaDi Brown ti ho spiegato proprio ieri perchè mi rifiuto di leggerlo.
RispondiEliminaGli altri non li conosco come autori. Kundera è già un po' che mi incuriosisce e hissà che prima o poi.
Discorso a parte, Busi. I soldi peggior spesi della mia vita di lettrice. Per me è famoso perchè va controcorrente con la sua sessualità sbattuta in faccia a tutti e fin troppo descritta nell'unico libro che ho tentato di leggere. Non sono bigotta. Non me ne frega niente di cosa fa o non fa, leggo anche pagine di erotismo se mi capitano ma c'è modo e modo. Diciamo che c'è un limite a tutto.
Si, Patricia concordo!
EliminaBuonasera!
RispondiEliminaSa che è un paradosso per niente male l'etimologia della parola "famoso"?.
Con il tempo tutto si modifica, addirittura una stessa parola oggi potrebbe essere l'esatto opposto del suo puro significato di origine.Dal latino famosus,"di cattiva fama "..." infamante".
.....è che vuol dire?
Vuol dire che non capisco se essere famoso è qualcosa di positivo o negativo!
Che non siamo noi stessi a valutarci ,sopravvalutandoci o sottovalutandoci?
Kundera e l'insostenibile leggerezza dell'essere.... chissà forse scioglie un po'il nodo di questa bella matassa!
L.
Potrebbe essere uno spunto, magari
EliminaMah... forse aveva ragione chi disse che l'importante è scegliere bene i genitori; sia Rashdie che Brown sono cresciuti in famiglie ricche di stimoli culturali (gli altri 3 non so...)
RispondiEliminaanche quella sarebbe una bella idea
Elimina