venerdì 10 novembre 2017

280 caratteri: la storia di una vita

Lo so che un titolo del genere vi lascia frastornati, ma la colpa è di twitter. Da un paio di giorni la piattaforma dell'uccellino azzurro ha ampliato il numero dei caratteri a disposizione e la sensazione che 280 caratteri non siano solamente un palliativo non me la toglie nessuno. Almeno a me. 


Se siamo abituati a fare il bagno nella vasca di casa, farlo nella semplice pozza di un torrente potrebbe anche far paura... 

Al momento questa citazione è la prima cosa che mi è venuta in mente. Non ne ho ancora capito il significato, ma mi piace pensare che abbia a che fare con la faccenda di twitter esplosa in questi giorni. 

Sì, perché penso che il raddoppio del numero dei caratteri a disposizione, da 140 a 280, sulla piattaforma di microblogging creata da Jack Dorsey io la vedo come una piccola rivoluzione. 

Non immaginate il numero delle volte in passato che mi sono trovato a restringere un post o una status da pubblicare perché oltrepassava i fatidici 140 caratteri e trovandomi di colpo ad avere a disposizione il doppio ma fa pensare all'arrivo di un periodo di vacche grasse. Già mi sto complicando la vita avendo notato che non appare subito quel fastidioso numerino che limita. 

Ma sopratutto mi immagino cosa potrà succedere adesso, perché basta superare un piccolo limite per stravolgere tutto. Non so cosa potrà succedere a dire il vero. Potrebbe succedere che l'intero mondo di twitter cambi, dopotutto trovarsi all'improvviso con il doppio delle possibilità a chi non piace. 

Dopo aver passato del tempo in mezzo alle retristezze di scrittura trovarsi di colpo col il banco raddoppiato non è male. Oh, ci sarà anche chi ne esce male. Il trovarsi di colpo più ricchi può essere controproducente, a volte capita. 

Ma intanto c'è la possibilità di scrivere la storia della vita. E magari andrà così. 

Magari nei prossimi giorni e nelle prossime settimane i contenuti diventeranno più grossi. Qualcuno scapperà e qualcun altro arriverà. Ecco, non so se cambierò l'approccio con il social. Può darsi che la frenesia che ho sul social in questi gironi sia solo un fuoco di paglia. 

Inoltre, ne sto approfittando per verificare alcune cose, come lo studio del comportamenti e delle azione delle persone che seguo. Voglio vedere cosa combinano loro. Voglio vedere come si muovono. Cosa scrivono in questo spazio allargato. Poi, di conseguenza farò le mie scelte. 

Vi voglio bene. 

Grazie.

10 commenti:

  1. Chi vuole scrive haiku, altri tweet, sarà probabilmente per queste imposizioni che scrivo poesie a versi liberi e Twitter non mi avrà mai. ;)

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  2. Finora su Twitter ogni carattere contava, raddoppiando la disponibilità la situazione potrebbe cambiare radicalmente. Anch'io a volte dovevo fare i salti mortali per scrivere un tweet, questo cambiamento mi è molto comodo.

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  3. Io con Twitter mi sono abituato ad asciugare molto. Come una palestra, mi ha aiutato a dire l'essenziale.
    Così, per me, resta. Ormai la lezione l'ho imparata e sono grato a Twitter.
    I caratteri in più li utilizzo per mettere più hashtag :)

    Moz-

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    1. Sì, come dici tu, una bella palestra. Vedremo adesso se cambieranno le tipologie di Tweet

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  4. Ah ecco che adesso mi spiego qualcosa che non riuscivo a spiegarmi. Miracolosamente non mi trovavo più a sforare...

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  5. Spero di non essere pessimista o cattiva ma chi era abituato a scrivere insulti e/o cattiverie avrà più spazio per farlo...
    Poi non so, non sono su twitter. Lo conosco solo per quello che si legge in giro, del soial e di alcuni utenti.

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