Due anni fa pubblicavo un post su facebook in cui sostenevo che l'Europa stesse sperimentando un periodo simile alla caduta dell'Impero Romano. Lo stesso post lo lessi qualche mese dopo sulle bacheche di altri personaggi, senza che ci fosse nessuna citazione alla mia riflessione. Non fa nulla: era solo roba su facebook e non ha più importanza visto che l'Impero è già caduto e ora siamo in un nuovo Medio Evo.
La storia mi ha passato un medio evo brutto da vedere. Naturalmente anche in quel periodo c'è stato qualcosa di buono, ovvio, ma quello che c'è stato trasmesso è stata un'epoca piena di aspetti negativi.
Purtroppo, ora la sensazione che stiamo vivendo un nuovo medio evo (in versione accelerata) non me la toglie nessuno.
Naturalmente questo non vuol dire che siamo in un epoca povera di intelligenze e di creatività. Oserei dire che mai come ora sulla terra ci siano personaggi di spessore tale in grado di fare la differenza e di creare qualsiasi cosa. Oserei dire che mai come ora ci siano possibilità mai sperimentate prima.
Ma se allora c'era il diavolo a fare le pentole, ora abbiamo il denaro a fagocitare tutto e paradossalmente a deprezzare tutto, visto che tutto, purtroppo, è fatto in base alle esigenze del denaro e del profitto.
La stessa scienza (a parte qualche nicchia) che negli anni sessanta era in grado di mandarci sulla luna, ora non riesce a togliere un coniglio dal cilindro ed è in grado di produrre soltanto oggetti di mero consumo senza nessun valore morale ed etico.
La stessa creatività è abbandonata a se stessa inglobata in eventi e nella creazione di opere gigantesche frutto per lo più di bisogni di profitto a monte e a posteriori, ma senza valore artistico.
Le lotte tra guelfi e ghibellini toccano ormai tutti gli spazi della nostra vita: dalle cose più stupide a quelli più vitali, dallo sport alla sanità...
Per non parlare delle città occidentali che assomigliano tanto ai castelli di allora. Castelli dove soltanto al loro interno eri al sicuro, così come ora sei al sicuro solo al centro delle città, in netto contrasto con le periferie dove bruciano i grattacieli (anche se a volte, basta sbagliare l'angolo anche in centro per trovarsi in una via malfamata).
I treni non hanno più la prima o seconda classe, ma ci sono i treni per ricchi e i treni per poveracci, un po' come allora c'erano i cavalieri con il loro seguito e gli zoticoni che marcivano e morivano sulle strade.
Oh certo ci vorrebbe un saggio per esprimere meglio questi concetti. O magari mi basta ripresentare un romanzo ancora lì in fermentazione che sembra sempre più attuale: un romanzo dominato da questo nuovo Medio Evo... Ma ne parleremo ancora!
Dormirono, adagiati sopra un mucchio di cartoni steso a materasso, dentro un vagone abbandonato di un vecchio treno Freccia Rossa. Il primo a svegliarsi fu Baggio.
Si risvegliò verso le cinque del pomeriggio, disturbato dal ticchettio della pioggia che batteva a intermittenza sul tetto della carrozza.
Una volta in piedi sentì il boato di un tuono e lasciò il vagone per uscire tra i binari a verificare che cosa stava succedendo intorno. Scendendo dal treno guardò lungo il terrapieno della ferrovia, poi alzò gli occhi d’istinto verso le montagne.
Sopra il lago era in corso una tempesta. Lo capiva dalle nubi, nere e compatte, dalle saette che scendevano sino a terra e dalla nebbia che nascondeva la catena delle alpi Orobie. Sembrava un temporale molto violento. Si stava avvicinando, visto che l’aria si era rinfrescata...
(Noi siamo senza Dio) - Gianola Ferruccio - 2011
Vi voglio bene.
Grazie.
E, oggi come allora, la religione (tutta) fa danni con le sue crociate^^
RispondiEliminaMoz-
Proprio così: allo stesso modo!
EliminaCome hai ragione Ferruccio!
RispondiEliminaE questo nuovo medioevo ha una carica di fondamentalismo pazzesca. Non solo religiosa però. Spazia in tutti i campi.
Guardiamoci solo un attimo intorno, nella vita reale o virtuale. Non abbiamo la spada ma feriamo di tastiera in quella virtuale e di coltello in quella reale.
Tutto questo perchè "siamo" (tra virgolete perchè è un simao generico) troppo presi dal convincimento di avere la verità assoluta in tasca.
quanto hai ragione!
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