mercoledì 14 giugno 2017

Scrivere a mano contro macchina da scrivere

So che con molte probabilità il titolo usato oggi, Scrivere a mano contro macchina da scrivere, è sbagliato e trae in inganno. Dubito che da esso si possa capire il contenuto preciso del post. Cercate di capirmi! In realtà voglio contrapporre scrittori che hanno fatto la loro fortuna scrivendo con una matita con scrittori invece che si divertivano con la macchina da scrivere. Semplice, no? 

"Il raccolto era stato posto al sicuro, la legna fatta a pezzi a terra, quando un tardo pomeriggio, nella fattoria dei Wayne vicino a Pittsford, Joseph Wayne andò presso alla poltrona bergére di fronte al camino e si mise davanti a suo padre. I due uomini si rassomigliavano. Entrambi avevano un grande naso e alti zigomi massicci, i loro volti sembravano composti di qualche sostanza più dura a resistere della carne, una sostanza silicea che non potesse mutare facilmente. La barba di Joseph era nera e serica, ancora abbastanza rada per svelare il contorno incerto del mento. La barba del vecchio era bianca e lunga. La brancicava qua e là con dita esploratrici e ne rivolgeva le ciocche all'interno come per preservarle." 

Il brano che avete appena letto è l'incipit di Al Dio sconosciuto di John Steinbeck. Ora lo avete letto sul mio blog, magari avete letto anche il libro, ma questo brano la prima volta è stato scritto a mano. Sì, perché John Steinbeck era uno scrittore che amava scrivere a mano ed è assi probabile che sia stato scritto con una matita. Ma non era il solo. 

Si racconta che anche Thomas Wolfe, come l'autore de Il grande Gatsby, Francis Scott Fitzgerald e come il padre di Lolita, Vladimir Nabokov, benché si facessero fotografare con una macchina da scrivere sul tavolo e benché in qualche occasione l'avessero utilizzata, erano soliti scrivere a mano con una matita. 

A questi nominativi si possono aggiungere grandi nomi come Iris Murdoch, Martin Heidegger e Graham Greene e la faccenda si fa più complessa. La dice lunga di quale sia il rapporto con il foglio bianco. 

Ben altro approccio avevano Friedrich Nietzsche, Mark Twain (uno tra i primi a usare la macchina da scrivere o forse il primo a pubblicare un romanzo dattiloscritto), Jack London e Jack Kerouac... 

Insomma anche lo strumento ha avuto e ha il suo peso. Io purtroppo, come ho già scritto in passato, non ci so più fare con la scrittura manuale e se penso agli scrittori che ne hanno fatto un must divento piccolo piccolo, per fortuna ho altri eroi letterari che hanno seguito la mia strada. 

E voi a quale cricca appartenete?

Vi voglio bene. 

Grazie.

2 commenti:

  1. Io scrivo ancora sempre a penna.
    Per i racconti e i romanzi (per ora incompiuti) scrivo delle bozze, frasi, idee a penna e poi uso il computer.
    Da piccolo usavo la macchina da scrivere.

    Però... io vado davvero ancora avanti a penna e fogli XD

    Moz-

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    1. Per te bisognerebbe scrivere un romanzo, a penna o a computer fa lo stesso :-D

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