domenica 30 aprile 2017

Un anno passato in cucina

Non ho fatto nessun raccolta di post dedicati alla cucina tra quelli pubblicati nel 2016. Corro ai ripari oggi riproponendo i cinque articoli più letti dello scorso anno. Stuzzicano davvero l'appetito, non scherzo. 
E ci sono gli alimenti che ritento più importati: pane e pasta. Fatevi avanti. Ce n’è per tutti: 

La pasta è nata in Sicilia, e il suo luogo d’origine è una zona compresa tra Termini Imerese e Trabia, in provincia di Palermo. I ricercatori ci comunicano notizie di questo prodotto unico nella storia della scienza alimentare fin dal 1154. Questo avvenne cento anni prima della nascita di Marco Polo, per centinaia d’anni considerato l’esploratore che – scopertala in Cina – la fece poi conoscere in Occidente.
---> Il Romanzo della Pasta Italiana di Nunzio Russo 

Intanto però pensando a Marcel Proust, sono riuscito a imbastire qualcosa legato al cibo che ha come protagonista lo scrittore francese. Non è semplice trovare post e articoli che parlano delle sue preferenze alimentari, tutto verte verso le maddalene e perciò per placare la fame che il suo nome ha suscitato ho pensato di ricorrere io stesso alla madddalene. Per aiutarci e farvi capire cosa voglio fare con questo post ho aggiunto il brano preso dal romanzo Alla ricerca del tempo perduto. Leggetelo. Io voglio soltanto sapere se c'è un alimento che vi ha suscitato le stesse cose e se potete raccontarlo in un commento.
---> Fame di Proust 

Magari non ne fate nulla quest'anno. Magari queste ricette vi saranno utili per le feste dell'anno prossimo. Ma il mio Pranzo di Natale letterario odierno credo sia davvero strepitoso e appetitoso. In cucina abbiamo Manuel Vázquez Montalbán, Wolfgang Goethe, Emilio Gadda, Giacomo Leopardi, J.D. Salinger e George Orwell. Nulla che vi rimanga sullo stomaco. 
---> Pranzo di Natale letterario 

Non c'è nulla come le tappe in salita del Giro d'Italia che mi facciano venir fame. Mi immedesimo nella fatica di Nibali e Valverde e penso alla fame che possano avere in certi momenti questi ciclisti. E nello stesso momento viene fame anche a me. Fame di pane nel mio caso, colpa della bicicletta. Ed è per questo che oggi presento sul blog questo articolo. l'ho chiamato Pane, letteratura e blog ma vorrei dedicarlo ai ciclisti del Giro d'Italia. Per redigerlo sono andato a riprendere i vecchi post che hanno nel titolo il pane. Spero mi capirete. 
---> Pane, letteratura e blog 

Pablo Neruda lo conoscete tutti immagino. È un poeta presente nell’immaginario collettivo. Un po’ come Shakespeare, tanto che si ha sempre un po’ di soggezione nel parlarne. Specialmente se viene tirato in ballo per il cibo e per la mia rubrica di cucina. Ma Neruda ci sapeva fare. Ha scritto molte odi dedicate al cibo. Ha scritto odi dedicate al vino, al pomodoro, al cocomero, e poi al carciofo, alla prugna ma leggendo certe fonti sembra che il grande poeta cileno amasse in particolare le cipolle. 
---> L'ode alla cipolla di Pablo Neruda 

Vi voglio bene. 

Grazie.

4 commenti:

  1. Nei miei nove mesi senza lavorare ho avuto modo e tempi di dedicarmi assai più diffusamente alla cucina. Specialmente ai primi piatti, che adoro. In fondo il cibo è arte, e saperne scrivere aiuta a cucinare meglio, e soprattutto a mitigare i sensi di colpa quando dai un'occhiata al colesterolo... ;)

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  2. Sempre ottimi post con eccellenti riferimenti!

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