L'altro giorno ero al pronto soccorso di un ospedale. L'ambiente era affollato. Mentre aspettavo che i medici mi dicessero qualcosa riguardo al mio caso, è morta una persona e sono arrivate un paio di ambulanze con gente che stava male. Vita da pronto soccorso. Ciò che però più mi ha colpito è dovuto al fatto che nella sala di aspetto tutte le persone erano connesse con il cellulare. Ora non venitemi a dire che "internet" non è la vita reale per favore.
Non tanto tempo fa ho pubblicato un post dal titolo Il mio virtuale è il mio reale, un articolo costruito per controbattere quel brutto e banale luogo comune della gente che considera ancora internet e tutto quello che gli ruota attorno un qualcosa al di fuori della realtà di tutti i giorni.
Un qualcosa da usare con parsimonia e con attenzione come se ci fosse il pericolo di cadere in qualche brutta patologia psichica.
Magari era sufficiente ciò che avevo scritto allora, ma nel frattempo ho continuato a sentire ancora persone impuntarsi sul fatto che a volte bisogna mollare il telefono e prendere i social vari per quello che sono e pensare alla vita reale una volta per tutte, perché la vita reale sono i conti da pagare, le relazioni fisiche e via di seguito.
Vita reale?
È ora che si sappia, se ancora non ci siamo resi conto, che Internet è una rivoluzione. Una rivoluzione che sta cambiando la nostra vita e che la cambierà ancora di più della rivoluzione industriale avvenuta un paio di secoli fa.
È ora che apriamo gli occhi e che finalmente accettiamo quella che è la vera realtà del giorno d’oggi: una realtà fatta di connessioni e di strumenti che non tutti riescono a capire. Ma non è che ignorando o mettendo la testa sotto la sabbia si può sfuggire a questi aspetti.
Anche se mi rendo conto e comprendo che:
“Non è realtà fare otto ore di lavoro come uno schiavo nell’attesa che ci capiti il momento giusto per connettersi e vedere se qualcuno ha messo il like al nostro status del mattino.
“Perché non è la vita reale bloccare l’ex fidanzato o la ex fidanzata su whatsApp, magari evitando di dirglielo in faccia.
“Non è realtà fare acquisti su un portale digitale o guardare l’albergo dove andrò a trascorrere le vacanze…
Ormai parliamo con le auto, i libri ci risparmiano la fatica di leggerli perché possiamo ascoltarli. Il frigorifero ci ricorda i prodotti in scadenza e cosa dobbiamo comperare per cucinare quel giorno e ancora non siamo convinti che questa sia la realtà…
Questa realtà che ignoriamo finirà per mangiarci!
Vi voglio bene.
Grazie.
Se permettiamo alla tecnologia di vivere tutta la nostra vita al nostro posto, alla fine diventeremo come gli umani ciccioni e atrofizzati di Wall-E, ma non ci sarà un robottino a salvarci dall'essere delle palle di lardo con l'intelligenza di un'ameba o ancora meno.
RispondiEliminaNon bisogna subirla ma fa parte di noi!
EliminaVeramente dovremmo usare la tecnologia per vivere la nostra vita e accettare che stia cambiando di conseguenza. Come è cambiata con ogni rivoluzione evolutiva, dal fuoco in sù. (la tecnologia sono anche i braccialeti per il fitness, le applicazioni per condividere i nostri allenamenti, i social network per fare dieta assieme, i gruppi per organizzare incontri tra persone sconosciute con passioni comuni, la possibilità di comprare un biglietto aereo con il telefono etc etc... non è necessariamente una cosa statica e fredda.)
EliminaProprio così Ettore, grazie
EliminaPurtroppo moltissima gente non è in grado di gestire tecnologie come quelle di Internet ma spesso sono quelle che da una parte ne diventano schiave e dall'altra pontificano sul fatto che sarebbero brutte, sporche e cattive.
RispondiEliminaforse volevo scrivere quello che hai detto tu
EliminaGrazie Massimo
Prego, figurati. Dopo oltre vent'anni passati in rete forse qualcosa ho capito. :-)
EliminaCi credo!
Eliminamolto condivisibile, ma non credo che finirà per mangiarci, col tempo
RispondiEliminatroveremo il giusto modo di gestirlo.Le nuove generazioni, i ragazzini per intenderci, già lo fanno (naturalmente escludendo episodi gravi, ma che fino a prima dell' era social, avvenivano ugualmente, ma nessuno ne sapeva nulla) è una rivoluzione tecnologica, ma che passato questo " tempo di mezzo" sicuramente troverà affascinanti prospettive.
Oh lo credo anch'io che ci adatteremo!
EliminaPossiamo usarla bene e non farci mangiare da essa.
RispondiEliminaIn fondo, è il mondo che abbiamo sempre sognato da bambini^^
Moz-
Io mi ci trovo bene. Perdo la pazienza con coloro che ancora si attaccano a certi luoghi comuni sulla tecnologia
EliminaSi può spingere il discorso ancora più in là e chiedersi se ha ancora senso parlare di "Internet". Alla fine il 99% del traffico si concentra su Google, sui social e Amazon. Si può ancora parlare di una rete quando il traffico è concentrato in quattro/cinque grandi "contenitori"?
RispondiEliminaGli strumenti ci sono se poi li usiamo male... :-D
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