«Essere semplici non significa essere mediocri.»
Non so da dove sia scaturita o come sia nata la massima che ho usato come inizio, oggi, per questo per questo mio articolo.
Probabilmente qualcuno l'ha detta da qualche parte più o meno allo stesso modo anche se ritengo che così come è scritta penso sia una frase mia (alla faccia della semplicità).
Credo sia nata per contrastare un luogo comune in cui mi imbatto stesso in molteplici contesti della mia vita: quello cioè di associare la semplicità ad attività banali e spesso considerate senza importanza e alla portata di tutti.
Tutto comunque parte dal fatto che le persone più semplici con le quali ho avuto la fortuna di interagire e imbattermi in vita mia sono anche le persone più felici e realizzate dal punto di vista umano, sociale e professionale.
Devo però ammettere che molte di queste persone, spesso, hanno una cultura e una preparazione fuori dal comune e un qualcosa di innato che permette loro di entrare in sintonia con qualsiasi soggetto con cui vengono in contatto.
Una semplicità dettata sopratutto dalla facilità con cui riescono a svolgere il compito che si sono assegnati e al tempo stesso a raggiungere gli obiettivi che si sono prefissati senza imbrogli, ipocrisie di sorta e atteggiamenti da vittime o da incompresi.
Purtroppo, però, noto sempre di più la tendenza, a considerare la semplicità come un qualcosa legato a uno sorta di mediocrità, che ignora la nobiltà d'animo e scivola spesso nella sciatteria, nel qualunquismo, in chi si accontenta e a chi associa alla semplicità una specie di scusa perché non riesce a realizzare i propri sogni.
Ed essere mediocri non ha nulla a che fare con la semplicità.
La mediocrità si sposa spesso con l'ignoranza, con la mancanza di carattere e con la carenza di un vero obiettivo e di un valore etico nelle scelte che si fanno. Non sei semplice perché non hai pretese o solo perché sei simile alla massa che ti circonda, come non significa il contrario se cerchi di distinguerti.
Essere semplici significa trasmettere in modo naturale e al meglio le proprie qualità. Essere semplici significa dedicarsi al cento per cento a ciò che si ama. Essere semplici significa non avere paura di quello che si è e fare con naturalezza il nostro compito...
Insomma sfatiamo il mito sul significato abusato della semplicità.
Essere semplici non vuol dire fare le cose facili.
Essere semplici non vuol dire essere elementari.
Essere semplici, insomma, non significa essere mediocri.
Vi voglio bene.
Grazie.
Hai proprio ragione Ferruccio, la penso come te.
RispondiEliminaBel post!
Ciao
Marina
Grazie Marina!
EliminaCiao Ferruccio.
RispondiEliminaLa mediocrità è di molti, la semplicità di pochi.
Bel post. Lo condivido in toto
Grazie Patricia!
EliminaSi.. un post semplice ed essenziale.. proprio di attualità in tempi dove molti - troppi - e spesso, tendono a complicare e a rendere meno accessibile il proprio lavoro (dall'arte, alla cucina, alla letteratura, alla musica o comunque al campo divulgativo) proprio per apparire élite o identificarsi in una presunta eccellenza.
RispondiEliminaIl sottile equilibrio della semplicità!
EliminaEssere semplici significa avere apertura mentale e la giusta dose di umiltà. Ma se mi consenti, a parer mio le persone di successo non sono semplici bensì semplessi. Un neologismo con il quale si cerca di unire semplicità e complessità. E l'uomo, nel suo totale, è un clarissimo esempio di organismo semplesso
RispondiEliminaBello il termine,
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