Capita spesso di pubblicare post o status su facebook, messi lì per caso, che ottengono molti like. A volte, invece, quando si pensa di aver pubblicato o postato qualcosa che merita “successo” non succede assolutamente nulla e si ha la sensazione che tutto sia passato inosservato. Non è così che stanno le cose, il like in realtà non vale nulla e se avete un blog è facile constatarlo.
Circa il venti per cento del traffico che, in media, ogni giorno, punta al mio blog arriva da facebook. Si tratta di un numero che si avvicina alle duecento persone.
In linea di massima il numero di like che viene lasciato sui post di richiamo per il blog (anche se sono link esterni) si aggira sul venti per cento di questo valore, quindi una quarantina di persone, tra profilo, pagine e condivisioni varie.
Questo accade normalmente, ma a volte succedono cose impreviste. Cose che, se in primo momento ti sconcertano, a una lettura più attenta ti fanno cogliere il vero senso delle cose.
Questo post per esempio è frutto di ciò che è accaduto ieri. Secondo il mio calendario editoriale, il classico post improvvisato, frutto e riflessione di quello che è successo quando ho pubblicato l'articolo Pubblicare i racconti con una casa editrice.
Ieri a mezzogiorno avevo ricevuto una quantità di like irrisoria in confronto al solito e, se non avessi avuto sottomano i messaggi giunti in chat e cosa più preziosa, se per qualche motivo non avessi avuto la possibilità di vedere le statistiche, avrei pensato a un buco nell'acqua, come a volte capita.
Invece a mezzogiorno il traffico dal social aveva già superato il numero standard di accessi e al post dei like avevo in chat una decina di messaggi di persone che cercavano di aiutarmi nel risolvere il problema sollevato con il post.
Insomma questo per sottolineare che i like alla fine non valgono nulla, se le conversioni sono assenti e forse è il caso di guardare le cose con più obiettività.
Il valore dei like l’ho sperimentato anche sulle pagine che uso, visto che a dispetto dei post inosservati, c’è sempre un aumento del numero delle persone (non mi piace il termine fan) che seguono la pagina.
Dunque se ho sempre guardato con un certo distacco il numero dei like ricevuti (anche se il più delle volte fanno piacere) da ora in avanti so con certezza come devo considerarli.
Vi voglio bene.
Grazie.
Giusto, mai parlare di fan - in fondo significa "fanatici": e ce ne sono già tanti in giro, purtroppo.
RispondiEliminasì, è un po' troppo chiamarli fans
EliminaCome confermavo su feisbuc certe dinamiche mi risultano sconosciute o perlomeno ostiche... anche da quando "giro" il post sulla platea FB, mi sembra sempre di avere due platee distinte (con ulteriori sottoplatee a seconda di cosa pubblico..), che si intersecano in rari casi (noi per esempio ;))
RispondiEliminaSì, senza dubbio!
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