Non immaginate quante volte, da quando ho inaugurato questa rubrica dedicata al cibo letterario, ho cercato in rete qualcosa di inerente ai gusti alimentari dello scrittore russo Fëdor Dostoevskij.
Fino a qualche giorno fa non avevo mai trovato nulla, poi di colpo ho buscato un articolo su Info Russia News.
Si parla delle passioni culinarie e del cibo lunatico (perdonami i termini) del grande autore e filosofo russo.
Ora, se avete tempo e voglia, vi invito a leggere l’interessante articolo linkato in precedenza, anche perché ci sono delle chicche mica male, nel frattempo io prendo spunto dallo stesso e mi servo di quegli aspetti caratteriali determinati dall’umore che orientavano la scelta del suo menù.
Ne vale la pena perché si scopre che quando Dostoevskij era di malumore e triste e soffriva di malinconia voleva che a tavola gli fossero messi davanti una tazza di brodo (un qualcosa che pure io trovo rilassante), delle scaloppine di vitello, del tè e del vino.
Del tutto all'opposto la sua scelta quando invece l'umore era ottimo. In questo caso le preferenze vertevano verso alimenti come il formaggio, le noci, funghi sanguinelli, caviale,e senape, naturalmente agrumi (arance e limoni).
Molta complessità a tavola un po’ come la sua grandiosa opera letteraria, che non è il caso di toccare.
Approfondisco invece l’aspetto alimentare tirando però io e voi in causa, cercando di capire come il nostro umore si comporta con il cibo.
Da parte mia non credo di fare delle distinzioni. Forse la malinconia mi porta a mangiare più del solito e cerco il più possibile di evitarla e per il resto le mie abitudini alimentari non variano in base all’umore,
Nel vostro caso invece?
Vi affogate nella nutella?
Vi voglio bene.
Grazie!
No, la mia alimentazione non dipende dall'umore. In casa sono molto abitudinario con il cibo. Vario solo quando sono in vacanza ma non per motivi di umore.
RispondiEliminaVale anche per me!
EliminaNutella no! La compro a quintali ma la mangia il marito.
RispondiEliminaIo preferisco creme e panna.
Mangio praticamente quasi tutto con preferenza alla carne ma quando sono giù.. una schifezza (di quelle merendine commerciali con appunto creme varie), sono un momento di sollievo. Soprattutto se mangiate di nascosto.
Il gusto del peccato!!! ahhahaahhaha
Interessante!
EliminaSono celiaca ma adoro mangiare, mi piace coccolarmi con pietanze sfiziose e adoro il cioccolato fondente ma se l'umore non al massimo mi passa l'appetito.
RispondiEliminaIl cioccolato fondente amaro è anche un mio punto di forza!
EliminaBellissimo articolo, non avrei mai immaginato un post simile, molto originale, molto interessante e perché no un vero innesco per contemplare noi stessi. Complimenti per la bellissima idea!
RispondiEliminaFlo.
Grazie, Troppo buona Florentina!
EliminaLa Nutella la odio. Invece mi ritrovo con gli stessi gusti del grande scrittore. Anche io poi spesso prendo un crostino spalmato di senape...abitudine che fino ad ora non ho constatato tra i miei amici😊
RispondiEliminaNon male un bel crostino spalmato... ma immagino che sia piuttosto raro
EliminaPenso sia una caratteristica di tante persone mangiare in base all'umore, per quanto mi riguarda posso dirti che se sono di malumore mi si chiude lo stomaco e non riesco a mandar giù nulla ,il contrario invece mi accade se sono annoiata,in quest'ultimo caso passo dal dolce al salato come se non ci fosse un domani 😉 complimenti per il bel post!
RispondiEliminaQuel complimenti che bel post mi ha quasi suggerito un articolo, vedrò se riesco a prepararlo
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