martedì 4 ottobre 2016

Un tema possente per un libro possente

«Per produrre un possente libro, bisogna scegliere un tema possente. Non si potrà mai scrivere libro grande e duraturo sulla pulce, anche se molti sono coloro che l'hanno tentato.» 

Il suggerimento per questo post mi è giunto dallo scrittore Andrea Nardi, più volte presente e ospite sul mio blog. Nei giorni scorsi ha condiviso con me la frase di Herman Melville, l'autore de il Moby Dick, e come si fa a non cercare di coinvolgere i lettori per cercare di capire se il padre di Ismaele ha ragioni da vendere o meno? 

Detto tra noi ritengo la questione molto delicata, tuttavia mi pare anche che l'essere discorde non mi pare sufficiente per essere messo alla gogna. 

Forse lui disse queste cose perché aveva in mano un tema possente visto che la caccia alla balena era un fattore economico non da nulla nel XVIII secolo. 

O forse lo disse sperando di dare visibilità alla sua monumentale opera (pare che alla sua morte fossero state vendute poco più tremila copie del libro). 

O forse non si saprà mai se davvero concepì e disse davvero quella frase. 

La mia opinione, come avete già intuito, è di tutt'altro grado. Penso che tutto ruoti attorno a come si dice o si scrive una storia: solo così si costruisce un libro possente

D'altro canto la storia delle letteratura è piena di spunti nati da temi che non sembrano affatto possenti... 

Ma io non posso fare niente senza il vostro contributo. 

Ditemi il vostro parere in merito e forse riuscirò a capirci qualcosa di più. 

Vi voglio bene. 

Grazie.

12 commenti:

  1. Se Melville avesse considerato che la pulce è l'insetto più forte (in rapporto alle dimensioni) che esista, ecco, questo sarebbe stato un tema possente.

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  2. Tra te e Hermann mi sa che do ragione a te.
    Qualunque tema se trattato a dovere diventa possente!

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  3. Boh! A me sembra una frase che lascia il tempo che trova...

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    1. Un po' anche a me suggerisce questo. Forse come ho scritto era di comodo.

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  4. Io invece sono d'accordo con Melville, i cultori delle "piccole cose" sono noiosi. La vita è già abbastanza piccola di per sé, almeno con la letteratura uno può navigare a caccia della balena che vuole...

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  5. bisogna vedere cosa si intende per "possente". Se si intende grandioso, avventuroso, mozzafiato e ad effetti speciali, ok. Ma se si intende di grande valore allora sono i temi più quotidiani ad essere possenti: il senso della vita, i sentimenti, i pensieri le biografie ecc

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  6. La capisco al solito a modo mio (non ho mai approfondito Melville, dunque non so di preciso una possibile interpretazione): un libro possente è uno di quelli che si prestano a molteplici livelli, che mettono in moto interiorità e conoscenze di chi legge, che possono essere riletti quasi all'infinito e ciascuna volta si rivelano "altro", danno nuovi spunti di riflessione.
    Buona serata

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