Speriamo di no!
Tutto è cominciato pochi giorni fa, quando in un commento su facebook sotto il post Libri culto o prese per il culto? il blogger di PostoDiBloggo, Franco Battaglia ha lasciato questo commento:
"Io ho un solo libro culto: "Centuria" di Giorgio Manganelli"
Tanto è bastato per suscitare il mio interesse e mettermi alla ricerca di rete di informazioni sullo scrittore, traduttore, giornalista, critico letterario italiano di origine milanese Giorgio Manganelli. Uno tra i teorici della neoavanguardia: movimento letterario italiano del Novecento caratterizzato da una forte sperimentazione formale.
Trascurando però per il momento questo aspetto (vedremo se potremmo riparlarne in uno dei prossimi Record culturali) torno a ribadire che non conoscevo l'esistenza di Giorgio Manganelli e lo scrivo con un certo imbarazzo perché da quel poco che ho trovato mi pare di essermi perso qualcosa.
Come al solito chiedo il vostro aiuto. Magari avete un parere da darmi. Magari ne conoscete vita, morte e miracoli. Io di mio aggiungo questo piccolo capitoletto o raccontino trovato trovato nelle citazioni di Wikipedia.
Mi pare geniale:
Una donna ha partorito una sfera: si tratta di un globo del diametro di venti centimetri: il parto è stato facile, senza complicazioni. Si ignora se la donna sia o meno sposata; un marito avrebbe supposto una relazione col demonio, e l'avrebbe cacciata o forse uccisa a martellate. Dunque non ha marito. Si dice sia vergine. In ogni caso è una buona madre: è molto affezionata alla sfera.
Vi voglio bene.
Grazie.
Grazie per la citazione intanto!... consiglio vivamente Centuria a ogni genere di lettore, ma soprattutto al lettore con velleità di scrittore. Un libro che spalanca un mondo... 😊
RispondiEliminaSolo l'esempio aggiunto dice tante cose. Grazie a te!
EliminaMi unisco a te nel dire che non so chi sia ma che quel breve paragrafo ha un qualcosa di particolare. E' decisamente d'effetto
RispondiEliminasì, mi ha impressionato!
EliminaConosco bene Manganelli di nome perché pubblicava con Adelphi, che è la casa editrice che seguo di più. Se non erro ho letto una sua introduzione ai racconti di Lovecraft, una vita fa.
RispondiEliminaVeramente non c'ho mai pensato, ma forse dipende anche dal tipo di catalogazione dell'autore. Ecco un altro spunto su cui lavorare!
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