Il caso - neppure tanto in verità - vuole che sulla mia vetrina settimanale il posto sia occupato da uno di questi, Francesco De Gregorio: un liutaio e un giovane professionista che si porta dentro, connaturata in se stesso, l'abilità manuale per costruire chitarre.
Un'abilità che Francesco pensa di aver appreso, sin da bambino, emulando il nonno materno, quando gli bastava osservarlo mentre faceva qualsiasi cosa con le mani: mani che si rendevano preziose nel fare cose utili e concrete per la vita di tutti i giorni.
Un qualcosa che a quindici anni si è trasmesso nelle sue di mani.
Dapprima semplicemente nello studio della chitarra come autodidatta. Poi, in un secondo tempo, qualche anno dopo, questa aspetto ereditario lo ha portato a muovere i primi passi in quel complesso, affascinante e vasto mondo che porta il nome di liuteria.
Francesco dice che non è in grado ora di descrivere la sensazione che provò quando ebbe la consapevolezza del grande passo che fece quando costruì la sua prima chitarra.
O forse sì. Forse ricchezza per avere trovato un obbiettivo e per aver vinto una sua scommessa personale con la vita.
Tecnicamente la sua idea di chitarra vuole seguire il concetto originale che stava alla base dei primi grandi maestri della chitarra moderna. Uno stile un po' sulla linea degli strumenti che si rifanno a chitarre della seconda metà dell’ottocento della scuola spagnola. Il tutto inseguendo un suono puro, integro e mai forzato.
Un suono generato da uno strumento costruito con materiali leggeri in simbiosi con lo stesso legno usato e con la sua naturale instabilità.
Insomma, un giovane liutaio con la mano di un maestro e dalle idee chiare!
Pagina facebook: Francesco De Gregorio Liutaio
Vi voglio bene.
Grazie.
Credo di aver visto un po' di tempo fa un servizio su di lui in televisione.
RispondiEliminaMolto bravo!
EliminaChe bella cosa questo talento! Ciao, buona settimana!
RispondiEliminaDavvero!
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