domenica 15 maggio 2016

Tirare quattro paghe per il lesso

Non so perché in questa domenica, per la mia rubrica dedicata al cibo, mi sono scelto un titolo come Tirare quattro paghe per il lesso

Un titolo che ho ricavato da una parte di un verso della poesia Davanti a San Guido di Carducci (poesia che trovate in parte in fondo al post e che poi potete leggere per intero grazie al link. 

A quanto pare che con quell'espressione il poeta stigmatizzava il comportamento dei letterati, ad esempio Alessandro Manzoni, che assumevano più impieghi (molto ben pagati) per portare a casa... il lesso! 

Lesso che a quanto pare era anche una delle pietanze preferite dall'autore de I promessi sposi: in particolare nella forma della testina di vitello glassata, ma lo scrittore milanese amava anche i dolci, in primis il tipico panettone e poi la cioccolata. 

Be', forse poca cosa in quanto a curiosità, ma intanto, in attesa che il lesso sia pronto, possiamo rinfrescare la nostra vena poetica:   


I cipressi che a Bólgheri alti e schietti 
Van da San Guido in duplice filar, 
Quasi in corsa giganti giovinetti 
Mi balzarono incontro e mi guardar. 
Mi riconobbero, e— Ben torni omai — 
Bisbigliaron vèr' me co 'l capo chino — 
Perché non scendi ? Perché non ristai ? 
Fresca è la sera e a te noto il cammino. 
Oh sièditi a le nostre ombre odorate 
Ove soffia dal mare il maestrale: 
Ira non ti serbiam de le sassate 
Tue d'una volta: oh non facean già male! 

Continua a leggere Davanti a San Guido

Vi voglio bene. 

Grazie.

Fonte: Taccuini storici

6 commenti:

  1. Buono il lesso 😊un filo d'olio e un pochino di sale,accompagnato con una bella insalata,ed ecco un bel pranzetto...uno dei piatti che preferisco...e bravo Manzoni:-) Non conoscevo la poesia del Carducci che hai citato,dai tuoi post apprendo sempre qualcosa di nuovo...per me ;-)

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  2. Sono più vicina a Manzoni per quanto riguarda i dolci :D Sul lesso passo volentieri!
    Carducci si riassume bene con quel verso pensato per altri colleghi, secondo me XD

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  3. È la Tittí come una passeretta,
    Ma non ha penne per il suo vestire.
    E mangia altro che bacche di cipresso;
    Né io sono per anche un manzoniano
    Che tiri quattro paghe per il lesso.
    Addio, cipressi! addio, dolce mio piano! —

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