mercoledì 3 febbraio 2016

L'ignoranza chiama ignoranza

Viviamo in un epoca dominata dalla cultura trasmessa da un nugolo di notiziari usa e getta, da una miriade di talk show patetici e fuorvianti, da social dove sembra trionfare il pensiero senza valore di un qualsiasi personaggio volgare e stupido e da troppi sotto quiz televisivi in cui far sfoggio d'ignoranza sembra essere un pregio, come se fosse un segno distintivo di intelligenza camuffarlo con un atteggiamento ironico. 

Ora non dico che bisogna vergognarsi della propria ignoranza e tenerla nascosta. A volte bisogna essere umili e ammettere le proprie lacune, primo passo per superarle, e io stesso non mi sottraggo a questa regola. 

Detto questo però devo dire che c'è un limite a tutto. 

Ecco, di solito sono tollerante di fronte all'ignoranza manifesta, ben sapendo che l'ignoranza chiama ignoranza

Se non sono interpellato direttamente evito di fare sfoggio del mio sapere, oppure di correggere chi sbaglia e di alimentare polemiche magari su quel determinato argomento su cui sono casualmente afferrato. 

Mi limito ad ascoltare e a eludere il discorso quando sfocia nel ridicolo e nel banale e non è supportato da una vera conoscenza del problema o del fatto. 

Ma non sopporto la superficialità delle persone ignoranti, specialmente quando prendono di mira il sapere o il lavoro e l'impegno di qualcuno in maniera grossolana, soltanto perché non costa nulla, spesso rivoltandosi contro e accusare addirittura loro di ignoranza.  

Bisognerebbe multare l'esuberanza, quando non è ottusità, delle persone ignoranti e dovrebbe essere proibito ridere della propria ignoranza. 

Se il nostro mondo è quasi giunto alla frutta è sopratutto, come direbbe  Vittorio Sgarbi, colpa  di queste capre. 

Vi voglio bene. 

Grazie.

15 commenti:

  1. Citando capracapracapra, hai proprio tirato in ballo il re degli ignoranti superficiali e arroganti. Il signor sotuttoio che dà delle capre agli altri, be' (beeeeee!), si guardi un po' allo specchio.

    RispondiElimina
  2. Geymonat scriveva che l'ignoranza volontaria è un delitto, io come anche tu, cerco di non incorrere in questo crimine, magari a fatica, però mi sforzo. Probabilmente il tipo di ignoranza cui ti riferisci attiene di più alla grettezza, la schifosissima grettezza d'animo, che è anche peggio visto che spesso è mascherata e ben celata in persone apparentemente istruite e preparate. Una forma di ignoranza gravissima. Spesso queste persone sono arroganti e spocchiose e, come sappiamo, la spocchia è la cugina brutta della vanità.

    RispondiElimina
  3. Siamo circondati da ignoranti camuffati da grandi sapientoni,bisogna essere umili e ammettere i propri limiti,non si può sapere tutto di tutto,però purtroppo non è cosi...ci sono troppe "sibille" in giro che ci illustrano il loro sapere e non solo in tv...ahimè! Ciao Ferruccio buona giornata :-)

    RispondiElimina
  4. Molti annifa, Isaac Asimov scriveva: 'C’è un culto dell’ignoranza negli Stati Uniti, e c’è sempre stato. Lo sforzo dell’anti-intellettualismo è stato una traccia costante che si è spinta nella nostra vita politica e culturale, alimentata dalla falsa nozione che la democrazia significhi che “la mia ignoranza è tanto giusta quanto la tua conoscenza”.'. Purtroppo da allora le cose sembrano peggiorate anche se è vero che le manifestazioni di ignoranza sono più "rumorose" di quelle di cultura.

    RispondiElimina
  5. Per me l'ignoranza non coincide mai con una cultura debole o non eccessiva. Ignorante è chi con violenza cerca di imporre la propria visione senza argomentare e confrontarsi. Poi c'è la strumentalizzazione dell'ignoranza per fini di controllo (pericolosità dello slogan, ad esempio) a vario livello. Meno si pensa/consce, più si è manovrabili.
    Per quello che riguarda invece la "non conoscenza", si può suggerire un'idea o una correzione senza essere pedanti e atteggiarsi a superiori.
    Buona serata ^_^

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Forse volevo dire la stessa cosa, ma ho preso solo una sponda negativa. Trovo le tue conclusioni perfette.

      Elimina
  6. Sono pienamente d'accordo con Glò!
    Strumentalizzare l'ignoranza aiuta i potenti (politici, produttori e venditori di qualunque oggetto "assolutamente indispensabile" o di medicinali per la prostata in tivù :( )

    Quanto all'ignoranza nel senso di ignorare, non sapere, si può porre rimedio suggerendo con bel garbo qualcosa e sperando di svegliare la curiosità.
    Se ingvece si parla di ignoranza intendendo la violenza di chi vuole imporre le proprie idee senza sapere come argomentare le proprie scelte temo che non ci sia nulla da fare.
    Ciao Ferruccio

    RispondiElimina
  7. Io so di non sapere, ma c'è chi non sa di non sapere. Quelli sì che sono messi male.

    RispondiElimina

Questo blog ha i commenti in moderazione.

Info sulla Privacy