lunedì 7 dicembre 2015

Il capostipite dei romanzi d’avventura

Immagine pubblico dominio
Quando si parla di romanzo di avventura io vado in brodo di giuggiole. Sono sempre stato, sin da bambino, un amante di questo genere letterario nato nel XVIII secolo. 

In realtà già nell'Odissea di Omero, con il protagonista Ulisse, sono presenti le caratteristiche che, diversi secoli dopo, diverranno tipiche del modello dell'avventuriero. Caratteristiche di chi viaggia in terre lontane e che quindi esalta il coraggio e l'intelligenza umana. 

Ma è solo grazie al post di due settimane fa, sempre legato ai Record Culturali: Il padre del romanzo moderno, che sono riuscito a risalire anche a Il capostipite dei romanzi d’avventura

Si parla sempre dello stesso autore e dello stesso libro infatti, anche se in questa occasione viene presentato in un'altra veste: il Robinson Crusoe di Daniel Defoe

In una settimana ho anche scoperto che su Wikipedia c’è il romanzo completo e dopo l’inizio del capitolo con l’incontro di Robinson con Venerdì potete andare a leggerlo:

Poiché egli ebbe sonnecchiato più che dormito per una mezz’ora, abbandonò il suo pagliericcio per venirmi a cercare fuor della caverna; perchè io era andato a mungere le capre che, come sa il leggitore, teneva in un chiuso a poca distanza di lì. Scopertomi appena, mi si fece incontro, tornò a gettarsi per terra dinanzi a me, rinnovando i suoi grotteschi gesti, e facendone d’ogni fatta per assicurarmi in tutti i possibili modi della sua gratitudine. Tra l’altre cose stese la faccia per terra rasente un de’ miei piedi e, come avea fatto prima, si pose l’altro mio piede sopra la testa, studiandosi a darmi tutte le immaginabili dimostrazioni di suggezione, servitù e sommessione, e a farmi capire che avrebbe voluto servirmi per tutta l’intera sua vita. In molte cose io lo intesi, nè trascurai dal canto mio alcun modo perchè comprendesse come fossi contento dell’acquisto che avea fatto in lui. 

Vai al testo completo delle Avventure di Robinson Crusoe

Grazie.


15 commenti:

  1. I romanzi di avventura hanno reso bellissima la mia infanzia. Ore e ore a leggere sgranocchiando i wafer alla vaniglia che la mia nonna mi comprava. Il primo a sette anni: i tre moschettieri.

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  2. Pensare che m'è sempre stato sul cats, questo romanzo.. :)

    Moz-

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  3. Un romanzo che ha segnato la mia infanzia e che di recente mi sono divertita ad illustrare

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  4. ma tutti i romanzi della tradizione bretone, a partire dalla saga di king arthur, come sono catalogati?

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    1. Direi epico-cavalleresco, con materia amorosa e d'avventura per il ciclo bretone, materia legata alla guerra per quello carolingio.

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  5. Già detto che devo leggerlo, conoscendone solo brani da antologie scolastiche :P
    Bella la versione on line di Wiki: ci sono anche le illustrazioni *__*

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  6. Defoe, Salgari, London, Verne & co. sono stati miei ottimi amici d'infanzia, forse gli unici, visto che ho avuto un'infanzia solitaria.

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