martedì 13 ottobre 2015

La mediocrità di chi critica

«Quando ti viene voglia di criticare qualcuno, ricordati che non tutti a questo mondo hanno avuto i vantaggi che hai avuto tu.» 

Molti di voi avranno riconosciuto il brano tra virgolette e sapranno che non è che una delle prime frasi contenute nel romanzo Il grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald

Il motivo per cui sono andato a scomodarla è presto detto: non sopporto più la gente che critica, sintomo di mediocrità

In realtà tutto è partito da una presa di coscienza personale in atto già da qualche anno e forse farei meglio a dire che chi critica non fa altro che vedere i propri difetti nell'altro, ma siccome i libri insegnano molte cose e servono anche come spunto perché non toccare il tema e sollevare la questione con le parole di Nick Carraway, io narrante del capolavoro dell'autore di Saint Paul

Bella frase, una frase che bisognerebbe soppesare per bene tutte le volte che ci vien voglia di fare le pulci a qualcosa o qualcuno. 

Ecco io in effetti ce la sto mettendo tutta per evitare di fare delle critiche, sia riguardo all'ambiente professionale sia toccando la sfera più intima e personale. 

Negli anni, muovere delle critiche contro qualcuno o qualcosa non mi ha mai portato nulla di positivo, anzi spesso ne sono nati degli equivoci che ingigantendosi hanno portato a rotture insanabili o a guai non da poco. 

Perciò ci sto molto più attento. Un freno sul desiderio di muovere delle critiche permette una bella autoanalisi personale, fa risparmiare energie nervose e poco alla volta si diventa più sereni e sicuri delle proprie qualità

Grazie!

32 commenti:

  1. Se poi anche si critica, l'importante è farlo con il dovuto distacco, senza farne una questione personale...

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  2. Credo dipenda dalla propria visione: c'è chi pensa che la critica possa in qualche modo aiutare, c'è invece chi è spinto da invidia e desiderio di demolizione. Fortunatamente è molto facile capire da quale gruppo arriva una critica ;-)

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    1. Vero, anche s ei primi sono sempre più rari

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    2. Vero, ma sono molto preziosi, e spesso per questi vale la pena "sopportare" i secondi :-)

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  3. A parte il fatto che sovente chi critica vive una vita completamengte diversa quindi non sempre può capire in pieno la situazione anche se ne è convinto...
    a parte il fatto che critica ma non accetta di aprire un dialogo per chiarire le cose.... basta!
    Poi, se è un esperto in xyz e ti dice che il tuo approccio all'argomento è sbagliato, se si spiega e ti lascia controbattere perchè no? Solo non deve far cadere la cosa dall'alto. Della serie io so e tu non capisci niente.
    Come dice Andrea Cabassi sopra poi, ognuno ha la sua visione delle cose. Non è uguale per tutti, per fortuna.

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  4. Io evito deliberatamente ogni tipo di polemica proprio perché credo che dietro la critica si nasconda spesso il tentativo di ottenere maggiore attenzione nel modo più chiassoso.

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  5. La critica è figlia della gelosia,io ho sempre pensato questo e le critiche arrivano sempre da chi in fondo non si sente realizzato e nella sua anima c'è il tarlo della gelosia nei confronti di chi, con sacrificio e determinazione cerca di fare sempre meglio il proprio lavoro o qualunque cosa ! Ciao Ferruccio buona serata :-)

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  6. Non c'è nulla di assoluto, per me. La frase citata mette in evidenza l'atteggiamento di umiltà e riconoscenza che si dovrebbe avere quando ci lasciamo andare a critiche verso altre persone delle quali non conosciamo nulla o quasi.
    Ci sono poi gli scassamaroni, spesso "amici", che hanno deciso che non va bene come vivi e le scelte che fai vanno riviste. Qui non si tratta nemmeno di critiche, ma di stupidità di chi le muove.
    Infine, ci sono critiche che ci fanno crescere e che magari possiamo subire malamente, nell'immediato.
    Se poi le critiche sono su argomenti o situazioni pratiche, beh, ascoltare non costa molto. Potrebbe anche aiutarci ad allargare le nostre prospettive, un vero e valido aiuto, perché talvolta una soluzione migliore, cui non avevamo pensato, è lì, un poco di lato ;)

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    1. La frase citata mette in evidenza l'atteggiamento di umiltà e riconoscenza che si dovrebbe
      brava

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  7. Non starai mica criticando chi critica? :P

    Concordo con le tue conclusioni, anche se devo ammettere di non aver ancora raggiunto la maturità adeguata per affrontare al meglio alcuni contesti, soprattutto in ambito lavorativo.

    Ne avevamo parlato in queste pagine non troppo tempo fa: le illogicità, oltre ad alcune mancanze (tipo il rispetto e/o la coerenza), mettono in moto meccanismi di nervosismo che sfociano in critiche e dibattiti abbastanza accesi che, in quanto tali, non danno vita a soluzioni, ma solo a possibili malumori.

    Ne ho di strada per far mio lo shanti :D

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    1. No, ma è una frase che so a memoria come l'incipit de Il grande Gatsby
      Grazie PiGreco

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  8. Anche io sto iniziando a tollerare poco chi critica in continuazione. Spesso, ho notato, ricorrono all'uso del turpiloquio per strappare qualche manciata di like in più.
    Poi per fortuna leggo i post come il tuo, con tanto di citazioni a libri che ho amato.

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    1. Grazie Roberto, come tu sai nei libri ci sono molte verità

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  9. Col tempo ho imparato a criticare meno e ascoltare di più. Ho imparato a mie spese. Questo non vuol dire che in presenza di qualcuno faccio scena muta, non sono il tipo. Uno dei vantaggi dell'ascoltare è che non ti esponi, una sorta di nascondiglio dal quale monitorare il mondo. Lo svantaggio è che se ti ci abitui non ti lanci; non rischi; non c'è un pieno scambio di energie. Anche criticare muove energie ma di quelle sbagliate, e come scrivi benissimo tu: "un freno sul desiderio di muovere delle critiche [...] fa risparmiare energie nervose". Chissà se invece provocare muove energie "giuste"?

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    1. Col tempo ho imparato a criticare meno e ascoltare di più.
      Ecco la cosa migliore da fare

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  10. Secondo me, generalizzare sulla critica è un'assurdità. E con questo sto criticando il tuo post, le tue idee, ben conscio che questo non mi rende certo un "mediocre".
    Ma t'immagini se Aristotele fosse andato da Platone a dirgli "senti caro, rispetto le tue opinioni e non ho voglia di criticarle. Quindi ognuno per la sua strada e fanculo la dialettica". Hai ucciso la filosofia e tutto ciò che ci distingue dalle scimmie con un semplice post.

    La critica è l'essenza del confronto, quando è ben circostanziata e si muove con cognizione di causa. Questa è la vera differenza tra l'atteggiamento costruttivo di chi individua difetti con scopi migliorativi e chi critica tanto per il gusto di farlo.

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    1. Alessandro non si parla di "critica sull'arte o sulla dialettica", ben venga quella. Qui si parla di un mondo in cui tutti pensano di sapere tutto di tutto. Se leggevi bene il mio post avresti capito dove puntavo. Ma forse non hai mai letto Il grande Gatsby

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    2. Letto, studiato, recensito. Credimi, si tratta della stessa cosa. Che si tratti di criticare un'opinione o del "giudicare la gente". Siamo pregni di opinioni e pregiudizi nei confronti di tutto ciò con cui entriamo a contatto. Non è una cosa che si può controllare, frenare. Puoi decidere di non esprimerla esplicitamente, ma a quel punto c'è il rischio di cadere nell'ipocrisia.

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    3. "Siamo pregni di opinioni e pregiudizi nei confronti di tutto ciò con cui entriamo a contatto,"
      Proprio per questo bisogna frenare il nostro bisogno di criticare

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  11. Parole sagge! Crescendo - per non dire invecchiando - ho iniziato a non dare aria alla bocca senza freno, anche nelle critiche. Bisogna stare attenti a cosa si immette nel mondo, ha detto qualcuno (io?).

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  12. A volte una semplice costatazione, senza giudizi o pregiudizi, viene recepita come critica. Dipende da chi la riceve.

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  13. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    1. Non va il link
      Anche se io mi riferisco più a quelle critiche da bar

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