In poche parole bisognerebbe essere in grado di mettersi nei panni di un altro soggetto senza subirne però gli stati d'animo.
Io considero questa definizione la qualità migliore che il blogger può mettere sul piatto. Non a caso ho intitolato il post L'empatia del blogger.
Ma quando scriviamo e pubblichiamo o interagiamo con i social siamo sicuri di essere veramente empatici?
E io a che punto sono?
Vorrei essere in grado di comprendere senza difficoltà chi mi viene a leggere e riuscire a proiettare attraverso i miei contenuti ciò che realmente vogliono.
Vorrei che le mie rubriche, come le vetrine e i servizi legati al mio blog trasmettessero davvero del valore.
Dei vorrei che richiedono molto impegno
Tuttavia sono anche ben cosciente che lavorando con pazienza e impegno, mettendoci tutta la mia passione, scrivendo gli articoli con sincerità e senza pensare agli obiettivi immediati e ai successi clamorosi, presto o tardi diventerà quasi naturale arrivare a scrivere in maniera empatica.
Ma aiutatemi a capire se sono davvero sulla strada giusta, magari con i vostri suggerimenti.
Grazie!
Incollato nel mio blog,grazie.Tu per me sei molto empatico!
RispondiEliminagrazie
Eliminagrazie
EliminaTelegrafico ma empatico ;)
RispondiEliminacolpa di hemingway
EliminaCerto che lo sei, secondo me stai facendo un buon lavoro: imprescindibile, culturale e veloce :p
RispondiEliminaMoz-
mi piace questa definizione
EliminaLo do per scontato che lo sei,se vedi che diverse persone seguono costantemente i tuoi lavori evidentemente sei entrato in sintonia giusta con esse ! Domandi a che punto di empatia sei,per quanto mi riguarda posso dirti che lo sei in giusta misura,non eccedi mai. Ciao e buona giornata :-)
RispondiEliminagrazie marina buona giornata a te
Eliminagrazie marina buona giornata a te
Eliminaciao, io non ti conosco molto bene per dire se il tuo blog sia empatico o meno...anzi ne approfittto per presentarmi..Io sono Laura ho 24 anni e vengo da Pordenone. Ti ho conosciuto bazzicando nel blog di moz e sono capitata sua questa tua riflessione. A parte questa parentesi l'empatia è fondamentale per il blogger...se non arrivi a colpire il cuore o le "esigenze" di chi sta dall'altra parte dello schermo si ha fallito...ma penso che uno se ne renda già conto dai commenti della gente e dalla sua presenza nel proprio blog.
RispondiEliminalaura io credo che ti abbia afferrato in pieno lo spirito del mio post. Ti ringrazio
EliminaRicercare una comunicazione in qualche modo empatica è già un ottima cosa, perché presuppone interesse verso chi leggerà. E nei post e nelle risposte ai commenti, penso che faccia la differenza ;)
RispondiEliminaEntrare in sintonia con l'interlocutore non è facile, non solo perché qui siamo nel virtuale. Ci può essere un filtro in più, che con la "frequentazione" però diminuisce nel disturbo.
Personalmente, credo che tentare questa via, sia un modo per arricchirmi e per crescere.
Come altre volte ho scritto, trovo che qui nel tuo spazio ci sia molto di te, molta genuinità ed empatia.
Però, non si potrà mai - credo - arrivare a tutti nello stesso modo e viceversa :P
Buona serata ^_^
diciamo che essere empatico in maniera genuina può essere un obiettivo del blog
EliminaContinua così che vai alla grande!
RispondiEliminagrazie mille, ce la metto tutta
EliminaRigiriamo la frittata: e se l'empatia del blogger non fosse la causa ma l'effetto?
RispondiEliminaApprezzo molto i tuoi post di autocritica e/o autoformazione, denotano maturità ed esperienza -sinceramente- fuori dal comune, ma non si deve però esagerare :P
A che punto sei? Beh, direi che parlano i fatti e le statistiche, ma -anche qui la frittata rotolante- la domanda che ci si potrebbe porre: dove si vuole arrivare?
Troppo filosofico? :P
Semplicemente, riprendendo parole lette in queste pagine (il post su Wilbur Smith e altri), penso che si debba scrivere quanto si ha da dire, a prescindere dall'idea di piacere al "pubblico", l'empatia arriverà da sé ;)
PS: vale anche per te quanto da me detto altrove: sono in via di recupero post arretrati, tempo permettendo, quindi non ti meravigliare del possibile (e molto probabile) necroposting :D
mi leggi nel pensiero, a te l'empatia non manca
Eliminao hai scritto un post empatico :P
EliminaL'empatia in quanto blogger riesci a trasmetterla di sicuro, garantito
RispondiElimina;-)
si fa quel che si può. grazie Ariano
EliminaI tuoi post hanno un linguaggio semplice, di facile lettura, arriva subito il pensiero che stai esprimendo e di conseguenza si stabilisce più facilmente un legame tra te e chi ti legge.
RispondiEliminami fa piacere allora
EliminaNon ti nascondi dietro una forma artefatta, sei chiaro nell'esprimere il tuo pensiero, quindi mi è facile trovare punti di sintonia con te. L'empatia però riguarda la sfera emotiva, ed è difficile crearla in un blog senza esporsi (autore e commentatori) in modo personale.
RispondiEliminala speranza, invero, è quella di suscitare qualche emozione
EliminaUn conto è suscitare emozione in generale (questo c'è nel tuo blog, senza dubbio), un altro è provare le emozioni della persona insieme a lei. Per questo serve una vicinanza che richiede spazio ed esposizione di parti del proprio privato. Non è detto che un blogger sia inferiore a un altro perché non lo fa, è una scelta personale.
Eliminacero, ma quando mi arrivano commenti del tipo, è il post che volevo scrivere io, mi hai letto nel pensiero... vado in brodo di giuggiole
Elimina...a ragione! Sintonia o empatia, mi sembra una gran bella soddisfazione. :)
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