La maggior parte del tempo lo trascorrevo in un maggengo a una mezz’ora di strada da casa ed escluso qualche momento dedicato alla fienagione e alla raccolta di legna tutto il tempo trascorreva all’insegna del gioco. Si cominciava appena svegli e si smetteva prima di andare letto, con le lucciole che brillavano nella notte.
Quando pioveva si giocava ai soldatini sul pavimento della baita, mentre quando il tempo era bello, siccome non era semplice trovare il numero sufficiente di persone e lo spazio per fare una partita a calcio, non si faceva altro che giocare ai cowboy e agli indiani. Non c’era che l’imbarazzo della scelta dunque.
Non c’era imbarazzo di scelta neppure nelle sceneggiature che ispiravano le avventure dei nostri giochi in casa e anche all’aperto visto che erano tutte all’insegna dagli gli albi di Tex: L'estate dei Tex.
Non erano molti quelli che si potevano acquistare, tre o al massimo quattro albi ogni stagione. Albi ed episodi che si imparavano a memoria e fumetti che si consumavano a forza di leggerli. Ma a volta qualche signore o ragazzo più anziano poteva regalarci un venti o trenta numeri che aveva da parte e allora sì che la festa era senza fine.
Così capitava di girare nudi con un semplice fazzoletto annodato in vita e fingere che fosse un perizoma degli indiani Yaqui. Una povera vipera diventava un crotalo velenosissimo. Un torrente impervio non era altro che un’affluente del Missouri in pieno territorio Crows. Ma non mancavano le sbronze, le risse e le sparatorie nel saloon con un cicchetto di aceto, rubato di nascosto alla mamma, che faceva la parte del whisky.
Ma con le storie di Tex Willer potevi andare avanti giorni e giorni senza mai stancarti. Potevi buscarti nel bosco una grandinata di un forte temporale estivo senza problemi perché tanto c’era Tex a proteggerti.
Grazie.
Sì, è così. Bel ritratto, bel racconto. Ho amato tanto Tex. Ho centinaia di albi imbustati sopra la testa su di una mensola gigante. Tex è l'infanzia.
RispondiEliminaSenza dubbio.
EliminaE grazie per le correzioni!
Vedo spesso in edicola gente di 65/70 anni andarsene via con Tex in mano, una vera e propria istituzione.
RispondiEliminaVero. E' incredibile come Bonelli sia riuscito a fidelizzare pubblico da più di 50anni
EliminaBonelli è un istituzione
EliminaSì, è un istituzione, anche se credo che il buon Ivano Landi avrebbe da dire la sua...
EliminaVedo che ti sei agganciato al post di Miki :) Ci avevo fatto un pensierino anch'io ma per ora ho riagganciato.
RispondiEliminaSei sicuro che fossero davvero vipere e non serpenti più innocui come bisce o orbettini?
(P.S. lo so che l'orbettino non è un vero serpente)
A Miki non avevo pensato. Lo avevo lì da tempo questo post, aspettavolo solo il tempo adatto.
EliminaDi serpenti me ne intendo :-D :-D
Non ho mai avuto molta simpatia per i fumetti di Tex,ma devo confessarti che con questo tuo post sei riuscito a trascinarmi nell'avventura con tanto di indiani e cowboy,serpenti e saloon...mi hai portato,sopratutto,indietro nel tempo,quando i giochi e la fantasia erano tutto.Bravo,ottimo post :-D Buona vigilia di ferragosto Ferruccio !
RispondiEliminaGrazie Marina, sono contento che ti piaccia!
EliminaChe bel ricordo! *__* Devono essere state delle estati speciali! Io ho ricordi prevalentemente marini: caccia ai granchi, nuotate tra i banchi di posidonia (che ai tempi erano numerosi) con maschera, ricerca di conchiglie, perlustrazioni dell'isola in cui andavo al mare stagionalmente. All'insegna dell'avventura! :D
RispondiEliminaDei ricordi marini a Cesenatico ci sono i delfini e le passeggiate sino al porto
EliminaEh, Ferruccio..... che ricordi! Capelli d'argento, Aquila della notte..... Lilith....
RispondiEliminaIo non ci potevo giocare perchè mi facevano sempre fare per ovvie ragioni la squaw che doveva preparare il pranzo in silenzio... grrr sti maschietti!!!!.... :))) però di leggerli non me lo poteva impedire nessuno!
Fantastici! E fantastico il tuo commento!
EliminaMolto belli questi ricordi
RispondiEliminaEccome Massy
EliminaGrazie