sabato 22 agosto 2015

Hodoeporicon di Andrea Micalone in vetrina

Vetrina dedicata a Hodoeporicon di Andrea Micalone, romanzo finalista al "Premio Urania" della Mondadori Edizione 2012-2013,

Tutto prende inizio a Barcellona, nell’anno 2026, quando il viaggio nel tempo è entrato nelle modalità d'indagine della polizia. 

I cronoagenti, costretti a operare nel più stretto riserbo, sono tra noi e analizzano le vite di coloro che saranno assassinati in futuro. 

Uno dei membri della Cronoforza Speciale, nome in codice “Tom Duval”, riceve l'incarico di investigare sul brutale omicidio di un anziano signore di origini italiane: Antonio Palmenti. Duval, però, comprende subito che la vicenda lo coinvolge personalmente, poiché sul luogo del delitto trova la propria fede nuziale. È evidente che qualcuno vuole incastrarlo. Egli inizia così un viaggio a ritroso nel tempo per capire cosa lo lega alla vittima e a tutti i personaggi che vorticano in questa storia dai contorni poco chiari. 

I retroscena che sta per scoprire cambieranno per sempre la sua esistenza. 

Un romanzo innovativo, che scorre all'indietro, partendo dal finale e conducendo il lettore in un cammino capovolto. I capitoli si muovono in un'inversione temporale che accompagna il viaggio del protagonista e che rende questo libro qualcosa di unico nel suo genere. 


Incipit:   
La Rambla di notte. 
Le luci e i turisti mi si confondono attorno. Stringo tra le mani un buon kebab. È mezzanotte. Ho appena lasciato il vecchio Jorge e ora mi dirigo annoiato a casa. C'è ancora gente per strada, nonostante il vento fresco di fine estate preannunci piogge imminenti. 
Prendo un buon morso della mia cena. Mastico con lentezza, assaporando la cipolla e la salsa yogurt. Un pezzetto di carne scivola dal pane e termina la caduta sulla mia giacca. Impreco a mezza bocca: l’avevo appena lavata. 
Mi fermo e con un colpetto delle dita faccio cadere il frammento a terra. 
Riprendo a camminare... 



Andrea Micalone è nato ad Atri (Te) il 18/11/1990. Diplomatosi al Liceo Scientifico Tecnologico "G.Marconi" di Pescara, sta ora seguendo il corso di Laurea in Lettere Moderne all'università "G. D'annunzio" di Chieti. Ha scritto il suo primo libro all'età di otto anni e da allora non ha più smesso di sprecare inchiostro, nel tentativo di emulare i suoi inarrivabili punti di riferimento. 

Nel 2010 una sua poesia è stata selezionata per la pubblicazione nell'antologia di poeti contemporanei "Il Sogno", curato dal collettivo Poesiaèrivoluzione. Sempre nel 2010 ha ricevuto poi il Premio Speciale della giuria alla Dodicesima Edizione del Premio Nazionale di Poesia "Oreste Pelagatti" tenutosi a Civitella del Tronto. 

Nel 2011 ha pubblicato una sua raccolta di racconti con Arduino Sacco Editore, dal titolo "Buonanotte ai Sognatori". 

Nel 2013 invece, grazie al romanzo di genere fantascientifico "Hodoeporicon", è rientrato tra gli otto finalisti del Premio Urania della Arnoldo Mondadori Editore

A partire dal 2014 sta distribuendo in ebook la sua prima saga fantasy "Il Tramonto della Luna". Sono già stati pubblicati i primi tre romanzi: "Le Origini della Notte", "I Signori dei Primordi" e "L'Alba di Sangue". 

Collabora attivamente con alcuni siti e blog di interesse letterario. Potete trovare i suoi articoli su "Letture Fantastiche", "Penne Matte", "Wired.it" e "Le Lande Incantate!


Per partecipare alla vetrina, ora anche su google plus, seguite le istruzioni su Una settimana su facebook, oppure scrivete a Ferrugianola@hotmail.com 

Grazie per la lettura!

6 commenti:

  1. Non sono attratto da un incipit del genere. Ovviamente è un mio gusto personale, ma non amo lo stile di scrittura che io definisco, mi si perdoni l'ineleganza, "sputacchiato", cioè con frasi interrotte da continui segni di interpunzione.
    Ma so anche che questo trattamento è spesso riservato soprattutto agli incipit, quindi non voglio trarre conclusioni affrettate...

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    1. Io non lo reggo proprio. Ho lasciato a metà anche "Il cuore è ingannevole sopra ogni cosa" di J.T.Leroy perché è scritto con questo stile "cinematografico".

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  2. Mica male!
    L'incipit "cinematografico" potrebbe pure essere funzionale a introdurre il personaggio principale, dando un'iniziale accelerazione con effetto di suspense.

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