venerdì 10 luglio 2015

Scrivere con uno stile personale

Ho iniziato ieri con l’articolo Scrivere soltanto di cose che si amano, ma sono diversi i post, già reimpostati e programmati, che proporrò in queste settimane estive legati al mondo della scrittura. 

Ieri scrivevo che una delle regole fondamentali per avere successo nella scrittura consiste nello scrivere soltanto di cose che si amano. Oggi ne aggiungo un’altra: se si vuole avere successo con la scrittura bisogna anche Scrivere con uno stile personale. 

Anche in questo caso, benché ognuno di noi sia convinto di avere la propria personalità ben definita, non è semplice riuscire a far risaltare il proprio tocco in un post, in un articolo, in un racconto o in un romanzo. È facilissimo trovarsi a scimmiottare qualcuno, anche inconsapevolmente. 

Ora come punto essenziale per avere un tocco personale ci deve essere qualcosa da dire. Se non si hanno idee, se si fanno le cose così tanto per farle o se scrivete qualcosa dopo aver letto in giro decine di altri post o articoli o scrivete soltanto perché volete imitare o emulare lo scrittore o la scrittrice o la giornalista e il giornalista che vi piacciono tanto vi dico subito che state sbagliando. I lettori si accorgono subito quando state tirando un bidone. 

Usate la vostra creatività per scrivere. Usate parole di cui conoscete benissimo il significato senza temere di essere banali se si tratta di parole semplici e fate in modo che i difetti che vi vengono rinfacciati diventino dei punti di forza. 

È ovvio che la qualità e la correttezza grammaticale e sintattica di un contenuto non devono mai essere presi sottogamba e sottovalutati, ma non bisogna essere degli avanguardisti per farsi conoscere e rispettare con il proprio stile. Per ultima cosa direi che non bisogna avere paura delle critiche. 

Temere che un vostro testo e il vostro stile possa far sorridere qualcuno non ha mai ucciso nessuno. 

Hemingway ne sentiva di tutti i colori ogni giorno e più di una volta ho letto di critici che descrivano terribile lo stile di scrittura di Dostoevskij.

Non c’è nessuno più bravo di voi nel descrivere ed emozionare i lettori con ciò che volete dire se lo fate in maniera sincera. Non cercate mai le parole di qualcun altro per farlo e il vostro stile, come dicono gli #spagnoli
"eres el puto amo". 

Grazie!

13 commenti:

  1. Già...bisogna essere sempre se stessi assolutamente,emulare gli altri non porta da nessuna parte,anzi... :-D

    RispondiElimina
  2. Anche qui non posso fare altro che concordare, senza dimenticare però che, anche se le note musicali sono sempre 7 per tutti, è la melodia finale a fare la differenza.

    RispondiElimina
  3. Molti classici in realtà sono scritti in uno stile "terribile" ma anche personale e penso che questo sia uno dei motivi per cui sono diventati "classici". Il vero pericolo, secondo me, è la normalizzazione accademica dello stile.

    RispondiElimina
  4. Cit. Ivano: Il vero pericolo, secondo me, è la normalizzazione accademica dello stile
    che oggi mi pare vada nella direzione della cosiddetta scrittura creativa, bah.
    Lo stile terribile può essere meraviglioso, perché riflette una personalità precisa, un momento storico, un background personale. E questo se c'è autenticità e genuinità. L'"artificio atto a", a mio avviso si nota sempre, nei classici, nei moderni e - parecchio ahimè - tra i contemporanei.
    Lo stile non è una formula matematica e, spesso, gli espedienti utilizzati per la scrittura, normalizzano all'eccesso, come dice Ivano.
    Buon pomeriggio! ^^

    RispondiElimina
    Risposte
    1. chissà cosa avrebbe detto in proposito il mio caro Hemingway

      Elimina
  5. Diciamo che per copiare bisogna anche saperlo fare. A farlo pedestremente vieni beccato subito, come a scuola faceva la prof dai mille occhi... :))
    Avere qualcosa da dire, dirlo come si è capaci e con parole proprie.
    Con l'esperienza e la pratica continua poi si perde anche quella banalità che magari all'inizio la faceva da padrona.
    Essere se stessi. Non mentirsi. Vale a dire, essere i primi a ritrovarsi nelle parole scritte. Non parlare di concetti o idee nei quali non si crede soltanto perchè sono di moda o perchè tutti cavalcano quell'onda.
    Ciao fanciulli,
    Buon caldo!!!!!!!!!

    RispondiElimina
  6. Esatto,concordo in tutto ciò che hai scritto!Buon pomeriggio Ferry

    RispondiElimina

Questo blog ha i commenti in moderazione.

Info sulla Privacy