Non so cosa potrebbe dire al riguardo un mio vecchio insegnante di scuola, molto duro nei miei confronti, se fosse stato presente la scorsa domenica sera durante la presentazione del libro Garden Village di Pasquale Capraro, o se mi avesse visto parlare a un pubblico nutrito come è successo in altre occasioni. Sarebbe rimasto scioccato.
In non ho mai dimenticato la sua ramanzina, siccome ho avuto modo di parlarne nel post Paura delle gente e anche in Non permettere mai a nessuno di dirti che non sai fare qualcosa. L’insegnante in questione sosteneva che sarei sempre stato a disagio nell’espormi in pubblico o parlare da un palco. Ma alla resa dei fatti posso dire tranquillamente che sbagliava alla grande.
Parlare in pubblico non mi spaventa. L’ho fatto numerosissime volte e ogni volta che si presenta nell’aria una nuova occasione per farlo mi ritrovo a essere sempre più fiducioso e sicuro dei miei mezzi.
Un po’ alla volta sono scomparsi un po’ tutti quei piccoli inconvenienti che caratterizzavano le prime uscite: un po’ di tremore alla voce, la tensione, la paura di non essere all’altezza.
Certo non vado allo sbaraglio e non improvviso nulla. Cosa che non ho mai fatto. Mi presento sempre preparato su quello che deve essere l’argomento da esporre e soprattutto cerco sempre di evitare di presentarmi e accettare di parlare su argomentazioni che non siano di mio interesse, cosa che ritengo fondamentale.
Se volete parlare in pubblico è indispensabile sapere sempre quello che bisogna dire e se vi interessa veramente che ciò che voi dite venga recepito dal pubblico vedrete che non avrete mai tentennamenti e poco alla volta diventerete dei bravi oratori al riparo da qualsiasi defaillance.
Intanto l’altra sera mi sono sempre sentito a mio agio e mi sono divertito alla grande e per un vero resoconto vi invito a leggere l’articolo di Alessandra Stoppini su Solo Libri.
Non aver paura a parlare in pubblico non è mica difficile se lo desiderate veramente. Io ne sono la prova!
Grazie!
Ci vuole comunque sempre una bella dose di coraggio che si acquisisce poco alla volta,come tu stesso sostieni per esperienza personale...bravo !!!
RispondiEliminap.s. invitalo il tuo insegnante almeno una volta ;-) ciao e buona giornata
Un giorno o l'altro lo inviterò.
EliminaBuona giornata
Da piccola e adolescente ero una timida cronica e temevo moltissimo di parlare in pubblico. Oggi sono un'insegnante e un'attrice, quindi ho superato questa defaillance, ma resto timida. La timidezza ha molte sfaccettature!
RispondiEliminaSono d'accordo, anche io mi ritengo un timido, ma in certi contesti la timidezza si vaporizza
Eliminaben detto!!!
RispondiEliminaVero Marina?
EliminaNon credo che ce la farei mai! Troppo timida! Per questo scrivo (bene o male non sta a me dirlo). Scrivo perchè così riesco ad esprimermi meglio e a dire cose che altrimenti rimarrebbero sepolte in me.
RispondiEliminaCiao Ferruccio
Non si sa mai, magari un giorno ti trovi costretta a parlare e vedrai che la timidezza va a farsi friggere
EliminaBe' sapendo che si è tenuti a parlare in pubblico e, appunto, preparandosi opportunamente, va liscia!
RispondiEliminaNon sono il tipo che altrimenti prende la parola e si mette in mostra, anzi, cerco di fare da tappezzeria ^^
Io mi vedo nella parte degli Angela :-D
EliminaSono anche molto più bello e affascinante
EliminaPiero elegante e signorile! L'Alberto lo associo all'imitazione gesticolante XD
EliminaBe'... io ho avuto alcune occasioni per provarmi come relatrice e me la sono cavata bene, e se me lo dico da sola... XD
Ho avuto anche un soggetto disturbante che comunque ho saputo mettere al suo posto. Oltretutto, tale soggetto fu davvero fuori luogo, anche per il contesto (ho tenuto una lezione-relazione durante un corso universitario che frequentavo, suddivisa in tre occasioni e parlavo ai miei colleghi studenti -_- Un "collega, credeva di poter sfoggiare i casi suoi, in qualche modo interrompendomi e cercando di portare il discorso altrove. Siccome io stavo illustrando un saggio e sapevo perfettamente di che dovevo raccontare, ha fatto la figura del cazzone, con espulsione finale da parte della mia docente ^_^).
Ci sono quelli bravi nell'andarsela a cercare :-D
EliminaL'imbarazzo c'è sempre, è vero, ma l'osservazione di Ferruccio che conviene sempre parlare di ciò che si conosce e che ci interessa vale sempre. A me capita di parlare a gruppetti di studenti nell'ambito del percorso clinico e della loro formazione infermieristica e mi sono reso conto da subito della necessità di offrire una comunicazione efficace e sopratutto di poter sostenere un eventuale acceso contraddittorio.
RispondiEliminaMai sentirsi inadeguati per qualcosa che scegliamo di fare. Bravo!
EliminaLa prima volta ero abbastanza preoccupata, ma proprio per questo non mi sono tirata indietro. Dovevo scoprire se rischiavo il blocco. Anch'io mi sono preparata, ed è andata bene. Ora non mi capita quasi mai di parlare in pubblico, ma già sapere che ce la faccio mi fa sentire bene.
RispondiEliminaCon l'esperienza si supera tutto
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