martedì 30 giugno 2015

Cinque tipologie di blog… da cui rimbalzo

Lo confesso, ormai passo più tempo a leggere siti e blog che a sfogliare quotidiani o a guardare la televisione. Trovo tutto quello che mi serve. 

Malattia o no che sia non riesco a staccarmi. 

Ci sono siti e blog che sono la prima cosa che leggo appena ho un po’ di tempo in giornata e che li cerco in maniera assidua, ma ci sono anche siti e blog che abbandono inesorabilmente. Ho provato a fare un elenco di Cinque tipologie di blog da cui rimbalzo, a volte appena li scopro, a volte dopo un po’ di tempo. 

1 - Dove non si può commentare 
Odio i siti e blog dove per poter commentare bisogna passare attraverso le forche caudine. Se pubblico un contenuto e poi ci vuoe unn’ora soltanto per registrasi in modo tale per poter commentare, mi spiace tanto per i tuoi contenuti ma rimbalzo. 

2 - Dove è presente troppa pubblicità 
Pop-up a destra, pop-up a sinistra. Finestre che scendono dall’alto verso il basso, video che partono in automatico. Un limite ci deve essere e se dopo cinque o sei secondi non riesco a vedere dei contenuti difficilmente continuo e difficilmente in un secondo tempo apro quelle pagine. 

3 - Dove non mi prendono in considerazione 
Raramente succede. In quasi tutti i blog dove ho portato dell’interazione sono stato automaticamente preso in considerazione, ma qualche caso di sito che ho abbandonato perché mi sembrava di essere in casa di uno stronzo ho avuto modo di conoscerlo. 

4 - Blog e siti di parte 
Ci sono blog e siti che sembrano essere il braccio di altri siti e blog. A volte penso siano gestiti dalle stesse persone. Un simile meccanismo lo trovo utile in fase iniziale, quando magari ti devi far conoscere. Ma dopo quattro o cinque anni bisogna avere il coraggio di allargare i propri confini e mettersi in gioco. 

5 - Grafica impossibile 
Una volta a una blogger novizia dissi che il suo blog era buono in quanto a contenuti ma aveva bisogno di un restyling perché era lento nel caricamento, perché aveva delle associazioni di colori assurdi, perché il testi si leggeva a malapena e altre cose ancora. Insomma era un blog davvero brutto. Lei mi disse che le piaceva così e che non avrebbe cambiato nulla. Ho cambiato io. 

Grazie per la lettura!

33 commenti:

  1. Concordo pienamente,in particolare per quelli saturi di pubblicità che ti impediscono anche di leggere il post,poi ci sono quelli con pioggerellina di stelle,farfalle e farfalline,che impediscono anche di farti capire dove puntare il mouse :( spero tanto il mio non sia tra quelli che tu citi :) ciao e buona giornata

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    1. Il tuo è semplice e non è "sporco"

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    2. Ciao Marina e Ferruccio,
      sono d'accordo con voi. Immandabilmente su quelle stelline io ci clicco e poi... brontolo!

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  2. Oggettivamente sono tutte cose rompenti ( io ci aggiungersi anche il captcha), però se i contenuti mi piacciono cerco di passarci sopra. :-)

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  3. Abbandono un blog quando commento più volte e quello non contraccambia mai.
    Se non c'è collaborazione, perchè tenere un blog?
    Ciao!
    Cristiana

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    1. In questo caso sono d'accordo fino a un certo punto. Dipende dalle tematiche e anche dai post stessi. Ci sono blog che leggo tutti i giorni ma che evidentemente non mi stimolano a commentare. Però ci vado sempre

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  4. Le finestre pop up che non si trova la x per chiuderle... dio che nervoso!!

    Moz-

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  5. Qualche piccola osservazione.
    Sul punto 1: a volte un blogger deve scegliere se passare le giornate a pulire la merda (scusa il francesismo) lasciata dai troll o permettere commenti solo a qualcuno disposto a fare un piccolo sforzo per registrarsi; sui blog di Google è facile, la registrazione è questione di un minuto.
    Sul punto 2: spiacente per chi di pubblicità ci vive, ma io uso un adblocker.
    Sul punto 3: tutti questi blogger autoreferenziali, uniti ai vari fanatici che non vogliono sentir ragione, sono fin troppo numerosi per i miei gusti, e se quello che dici non garba loro non ti si fileranno di striscio; però si riconoscono da lontano.
    Sul punto 4: anche questi blog spiccatamente di parte si riconoscono da lontano.
    Sul punto 5: aargh, i blog che sembrano messi su da un bambino deficiente daltonico, e magari, come diceva Marina, inzeppati di roba sfarfallante che ti fa venire il mal di testa solo a guardarla... Come il 3 e il 4, anche il 5 è una tipologia di blog che evito come la peste.

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    1. Max 2
      Sul punto 1 non ho fatto nomi, ma sono qui siti blog molto importanti (quotidiani... etc LOL) che ti chiedono una miriade di informazioni per registrarti al loro sito.

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    2. E dimenticavo, grazie anche per le altre osservazioni Max 2 :-)

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  6. Anche il captcha... lo odio!
    Sinceramente una pagina pulita che si apre e poi leggere quello che ti interessa è l'ideale per mio conto. Poi, ognuno ha i suoi gusti.
    Se non riesco a commentare o se commento e non vengo presa in considerazione... beh.. una volta, due, tre e poi basta!

    Sul fatto che cerrti blogger non contaccambino i commenti dire che dipende sempre dall'argomento. Ci sono post interessanti e altri sui quali non si ha niente da dire.
    Se invece non rispondo ai commenti è un'altra cosa... grrrrr

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    1. Dei captcha avevo scritto un post apposito qualche anno fa. Stranemente ne trovo pochissimi

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    2. La prima cosa che ho fatto aprendo il blog è stato cliccare sul NO CAPTCHA.

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  7. Spietato, ma comprendo, sopratutto in un caso mollo tutto a prescindere dai contenuti, ci sono abbastanza "professorini saccenti" nella vita da non essere costretti "sussarceli" (come diciamo a genova) anche virtualmente, se mi ignori ti ignoro. Quando avrai voglia, mi farebbe piacere ricevere due dritte. Davvero, ti ho già detto in privato quello che penso del tuo lavoro a livello di comunicazione.

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  8. Non credo proprio che la tua sia una malattia, se lo è, siamo in molti a essere malati!
    Concordo su tutti i punti, in particolare io non sopporto i blogger che utilizzano il proprio sito per monologhi improponibili in cui tu non puoi prendere parte. Si credono direttori di importanti giornali e non capiscono che i blog nascono cone forma di comunicazione diretta, in cui l'interazione tra chi scrive e chi commenta è fondamentale. O è un semplice sito web. Il blog deve essere un "diario in rete", non uno strumento di autopropaganda.

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    1. Il blog per me deve servire per comunicare. O almeno a me piace farlo... quando la comunicazione non è ben veicolata da fastidio. so cosa intendi per autopropaganda. Quando faccio hype per le mie cose cerco di essere sempre molto equilibrato

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  9. Mah... sinceramente vedo blog che io considero graficamente osceni che hanno parecchia visibilità, così come quelli con pubblicità invasive e tutto il resto. Deduco che i contenuti interessino relativamente, come tendenza generale.
    E suppongo che in parte sia un effetto collaterale all'invasione dei social.
    Mi pare che un minimo di interferenza, almeno in quanto a comunicazione, si avverta eccome.

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  10. Io rimbalzo facilmente anche da quei blogger che hanno la mania dell'opinionismo (si può dire?) e si tuffano sull'argomento del giorno, di qualunque genere sia, per dire la loro. Ed ecco che dal nulla diventano esperti di geopolitica o di problematiche ambientali.
    Certo se il titolo del blog è "Il fatto del giorno" niente da ridire, ma per il resto è davvero necessario far sentire la propria opinione su tutto o quasi quel che accade nel mondo e dintorni?

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  11. In TV io vedo solo qualche film, nient'altro. E dei quotidiani ne faccio a meno fin dalla nascita.
    Da quei 5 blog mi tengo alla larga anche io. Alcuni usano i commenti di Facebook, escludendo così chi non è iscritto a FB. I peggiori sono il 2, il 4 e il 5.

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    1. Quelli con i commenti su facebook meriterebbero un discorso a parte. (in televisione sono rimasto a qualche film e a qualche documentario)

      Grazie Daniele!

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  12. Concordo pure io, con la variante che ci sono blog che seguo perché trovo interessanti i contenuti ma che non mi prendono neanche lontanamente in considerazione. Non mi sento urtata da questo...ognuno può ben decidere di seguire le cose che più gli interessano o di non rispondere ai commenti. Ovvio che il gelo viene ricambiato con ghiaccio :-)

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  13. Condivido! E aggiungerei i blog dove il blogger considera suo preciso dovere tagliare le gambe a chi vuole in nome di uno strano principio del tipo "io sono uno che dice quello che pensa", espresso proprio in questa forma: "io sono uno che", come se si mettesse su un piedistallo e si ammirasse dall'esterno. Da quando per dire ciò che si pensa bisogna essere irrispettosi e/o maleducati? Lì passo. :)

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  14. Io sono una che... ahahhahhahahahaha che li odia a morte!
    Si può dire quello che si pensa anzi, un blog dovrebbe avere quello scopo ma senza farlo cadere dall'alto.
    Tenendo poi conto che la maggior parte di chi inizia così il discorso non vuole il contraddittorio perchè è convinto di possedere la verità unica e sacra....

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  15. Splendido articolo Ferruccio. Mi hai ispirato un post! Eccolo:

    http://socialdaily.it/9-categorie-di-blog-da-cui-rimbalzo/

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