lunedì 18 maggio 2015

Il nonsense letterario più famoso del mondo

Confesso che mi stupisco ogni volta che faccio dalle ricerche per trovare fonti utili a redigere contenuti per le mie rubriche. Imparo sempre qualcosa di nuovo, e se anche per voi è la stessa cosa c’è da essere davvero soddisfatti. 

Oggi, per esempio, il figurone lo faccio presentando quello che viene considerato Il nonsense letterario più famoso del mondo. Pensavo non ci fosse un genere che caratterizzasse una simile voce, invece mi mette anche sul piatto uno dei capolavori della narrativa mondiale, in maniera utilissima per i miei Record Culturali

Il primatista è l’opera Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie, pubblicata per la prima volta nel 1965. Una storia del matematico, scrittore e reverendo inglese Charles Lutwidge Dodgson, conosciuto ai più sotto il più noto pseudonimo di Lewis Carroll. 

Un libro che non ho mai letto ma che ho lo stesso ben presente nella memoria. Non oso infatti elencare le innumerevoli volte, film, fumetti e citazioni dove mi sono apparse davanti in qualche modo le avventure di Alice


Alice cominciava a sentirsi stufa di starsene seduta sul greto, accanto alla sorella, senza saper che cosa fare. Due o tre volte aveva tentato di dare un'occhiata al libro che sua sorella stava leggendo, ma aveva concluso che non doveva essere per niente interessante perché non c'erano né illustrazioni né dialoghi. 
A cosa serve un libro senza illustrazioni e senza dialoghi? si domandava. 


Grazie per la lettura!

12 commenti:

  1. Era un record intuibile questo... Il libro di Carroll è formato quasi tutto di nonsense. Ti consiglio di leggerlo anche in Inglese per gustarteli in pieno.

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  2. Vero, è un testo pieno di nonsense e comunque apprezzo anche lo sforzo della traduzione italiana^^

    Moz-

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  3. Leggilo se riesci, vale la pena e anche Alice attraverso lo specchio. Una lettura che stupisce per i possibili livelli, oltre ai giochi di parole e varie arguzie (che sicuramente non ho esaurito a livello di comprensione).

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  4. Un libro fantastico, soprattutto se lo rileggi da grande e capisci che da bambino non avevi capito quasi nulla. Bella la figura della regina, che esprime una condanna dell'Inghilterra in cui le persone venivano condannate per colpe mai commesse, senza prove. Mi è piaciuta anche la rappresentazione degli animali, visti realisticamente in una lotta darwiniana per la sopravvivenza (infatti la Disney ha rappresentato una sola scena che rimandava a questa visione del mondo animale).

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