Me We traducibile come Io noi è considerata la poesia più breve del mondo. Appartiene al leggendario pugile Muhammad Ali, o Cassius Clay, e sarebbe stata declamata durante una conferenza stampa ad Harvard.
In seguito, come risulta dalla fonte ritrovata nell’archivio storico del Corriere, le due parole furono inviate dallo scrittore e giornalista George Plimpton al “Bartlett' s Book of Quotations”.
In realtà Ali rivelò in un secondo tempo che le parole sussurrate da lui in quell'occasione furono «Me, Whee!», come dire «Io? Evviva».
In ogni caso un inaspettato record culturale utile per la mia rubrica, che va pari pari con Il racconto più breve del mondo di Ernest Hemingway.
Due record che mi rallegrano, Ali ed Hemingway sono infatti alcuni dei personaggi, per motivi che vanno oltre gli aspetti culturali e i meri successi sportivi, più stimati dal sottoscritto.
Naturalmente il vero ringraziamento per la realizzazione di questo breve articolo va a Clara Ascione del blog Chaos-lasfinge, visto che è stato leggendo il suo post Sulle sette poesie più brevi del mondo che sono stato in grado di trovare un altro spunto utile per la mia rubrica dei Record Culturali.
Grazie per la lettura del post!
Agg. il 9 giugno 2019
Anime sospese
RispondiEliminale ho viste aggirarsi in tutte le stazioni in cerca della loro identità perduta
vita vissuta ai margini della dignità imposta da una società malata
Priva di amore verso i più umili che stanchi di lottare si sono arresi
assistendo impassibili alla vita che non gli appartiene più
Vita ricercata nella folla frettolosa schiava del tempo che passa veloce
come fossero automi taluni offrono una moneta tenendo in vita queste anime sospese condannate a fare da specchio a tutta l’umanità.
VITTORIO.A
Grazie Ferruccio: sei sempre gentile ed il tuo post riesce ad essere incisivo come sempre. Complimenti :-)
RispondiEliminaGrazie a te Clara
EliminaHo sempre pensato che la più breve fosse MATTINA di Ungaretti " M'illumino d'immenso" :-D
RispondiEliminaIn Italia, magari la uso settimana prossima
Eliminagrazie
Sicuramente non è un caso che i due personaggi siano da te tanto amati: anche a me capitano spesso cose analoghe, credo sia più di un caso^^
RispondiEliminaMoz-
Già devo capirci qualcosa, in comune avevano il pugilato la spacconeria
EliminaProbabilmente li trovi affini in qualche modo! Questo fa anche capire come due parole espresse in un determinato contesto si trasformino totalmente rispetto alla loro natura originale, mi sembra infatti di capire che Ali non si sia preso poi molto sul serio su questa poesia, ma potrei sbagliarmi! :D
RispondiEliminaCiao Ferruccio!
Sì, Alessia per quello che ho scritto nel commento a Moz-
EliminaGrazie
Adoro le odi brevi. Penso dipenda dal fatto che quando andavo a scuola e dovevo imparare a memoria le poesie, mi era venuta (questa la rubo da te), una vera idiosincrasia per Il cinque maggio del Manzoni :-)
RispondiEliminaCome non capirti
Eliminagrazie due volte Jennaro - e sai perché